11 Ottobre

Sole

Stamattina durante l’attesa in aula un Padre dichiarava di votare non placet per la Com. sotto le due speci perché potrebbe accadere di dovere distribuire la comun. per professioni religiose, che tra professe e giubilate, potrebbero essere anche... trecento! (Mons. Botto) (Paolo VR Cagliari)

S. Messa celebrata da un vescovo del Venezuela: fanno la comunione gli uditori

--Moderatore: il Cardinale  Lercaro (Cardinale Giacomo Lercaro ,A.R. Bologna - membro della Comm. "De sacra liturgia"),

Prima della S. Messa é stata raccomandata la preghiera per i cataclismi di questi giorni con un numero elevatissimo di vittime (Haiti, Belluno e Udine). I vescovi messicani hanno già raccolto un’offerta per le vittime; si fa noto se altri episcopati volessero seguire l’esempio facciano pervenire la somma al Santo Padre.

Si distribuisce la lettera del S. Padre a tutti i vescovi e Padri conciliari, il discorso e l’elenco dei Padri, ecc.

Elenco dei discettanti

Il moderatore comunica che non pare ancora tempo di chiudere la discussione data

 

 

 la importanza dell’argomento; però i discettanti abbiano l’avvertenza di non ripetersi

--Card.Quiroga  (Y Palacios Fernando CP Santiago de Compostela): riportare i testi dei Padri per provare la dottrina della collegialità (vel corporatio); per l’esercizio della collegialità tutti i vescovi nella loro azione si ispirino alle direttive del Papa; se il “Collegio” si volesse far corrispondere al concetto giuridico del Diritto Romano, ci sarebbe da discutere e rimanere perplessi, se invece si intende l’ispirazione di tutti ad unico fine sotto la direzione del Papa va bene.

 

 

--Slipyi (Josyf  CP Lowow degli Ucraini) (applauso): ringrazia la S.S. Trinità e la Vergine per la miracolosa possibilità di partecipare al concilio; ringrazia il Papa e i Padri per le preghiere; dice della eccezionale importanza del concilio; i suoi predecessori membri dei primi concilii di cui egli amava seguire le vestigia; fa un lungo esposto dei vari concilii a cui parteciparono gli ucraini in mezzo a tanti pericoli e difficoltà (tono di  voce sicuro); auspica che il Conc.Vat. II° consegua i fini propostisi da Papa Giovanni: poveri e opere di misericordia, che sia pastorale in modestia;

 

 

l’episcopato si dà per il sacramento che opera che é qualche cosa di fisico, ergo episcopus non est collegium! Episcopi sono per le chiese singolari ma per il bene di tutta la chiesa; infallibilitas ep.orum a Deo non a Papa; si dimostra parecchio informato; per il diaconato: admitto; si fa alle ragioni di Suenens (CP Leo- Mechelen-Brussel - Belgio): guardare al bene della chiesa; in generale: non é necessario portare tutti i testi sullo schema

--Costantini (missionario?) (Vittorio, VR Sessa Aurunca?): diaconato purché non sorgano difficoltà economiche e per il celibato; si dia ai membri secolari o degli istituti secolari ai “laici” degli istituti religiosi;

 

 

pare che dica che la collegialità non si esprime solo con l’unione col Papa ma anche con l’unione di preghiere, di aiuti con le altre chiese particolari; i Patriarchi sono nella gerarchia in quanto vescovi

--Emanuele?: (8 sudamericani) viam apertam relinquere tum diaconatus permanentis, tum  diac. uxorato tra le altre ragioni: celebrazione qualificata del matrimonio, assistenza ai moribondi (grandi distanze, lontananza dai sacerdoti); se si ammette la amministrazione del sacramento del battesimo ai laici, perché non permetterlo ai diaconi uxorati, facciamo caso più al bene che ne viene, che agli inconvenienti; ordinare i già uxorati che hanno già dato prova di sé;

 

 

--Ermandus ? Germania: Cristo  provveda alla salvezza del mondo con coloro che continuano la sua missione che é trasmessa dalla consacrazione episcopale, che conferisce la potestà e la grazia necessaria; la potestas episcopalis contiene tutti gli uffici, docendi, regendi, sanctificandi; questa potestas, come dimostra la prassi della chiesa, non si esercita se non per una deputazione della chiesa stessa (potestas ergo sacramentalis et iurisdictionis).

--Josephus Maria? (16 Ep. spagnoli): si associa a Guerry (Emile AR Cambrai-Francia); osservazioni di dettaglio

--Nicodemo (Enrico Nicodemo A.R. Bari ,membro della commissione "De disciplina cleri et populi christiani"): punto centrale et nevralgico il II° capitolo; ecclesia docens sed magis ecclesia quaerens; declarando quoae non declarata (discorso); collegium de facto, non de vocabulo;

 

 

distinguere tra l’ordine teologico e quello giuridico; nell’esercizio della collegialità tenere presenti i due ordini; post               investigationem plenam veritatem docemus; (quanto cammino!)

-- francese: a favore della collegialità si rifà ai padri apostolici e S. Clemente; concilii locali; continua a lungo l’esame dei documenti: proscis (?) ecclesiae apostolicae

-- Jacolus Clorens?: potestas est potestas etiam si omnis potestas sit servitium; mi pare che faccia un transitus dall’ordine teologico a quello disciplinare

: i diaconi uxorati devono essere buoni e decorosi, vestiti bene, figli educati, belle case e che abbia di che vivere; e se le mogli indulgono alla vanità (ilarità) e specialmente le figlie, come farà il Diacono a imporsi ai fedeli? Che si conceda solo come eccezione; darlo a uomini probi;

 

 

ratione proemii: professionisti

--Lefebvre (Joseph CP Burges- Francia) (nomine etiam aliorum): ha paura che la collegialità oltre diminuire la potestà del Papa, faccia scomparire la potestà effettiva di ciascun vescovo

--Angelo?: collegialità che fonda la responsabilità e la sollecitudine per tutta la chiesa; quanto al regime di tutta la chiesa perché se Pietro decernere qualche cosa “sine collegio” sarebbe invalido!

--Petrus??            : prima esprimere qualche cosa sul sacerdozio di Cristo  (ep ad Hebreos); missio pastoris (cap 10 di Giov.); accentua l’aspetto del carattere e della grazia

--Paulus Rusch (VR Innsbruck- Austria): 69 vescovi Austria: sacramentalità e collegialità dottrina certa che si può definire

--Giuseppe Rossi?: trova una mente autoritaria nello schema; extollere naturam ministerialem ep.um;

 

 

 (Fidei donum) il vescovo (singolo) essendo successore degli Apostoli; non che esserlo nel senso della collegialità; considerando la posizione degli ortodossi non é giusto guardare l’aspetto negativo della loro separazione dal papa, ma anche l’aspetto positivo della loro unione col collegio episcopale

--Ausiliare di Bologna: pro collegio (un tantino umoristico, polemico), storico: cita specialmente i teologi (sunt novatores qui contrarium affirmantes = ilarità) applauso!

 

 

12 Ottobre

S. Messa ore 8,30; é presente suor M.Candida con la quale mi intrattengo per un poco, ascoltando le sue difficoltà e preoccupazioni per instaurare un regime corrispondente alle esigenze della vita religiosa, oggi;  scendo a “Propaganda” a fare rifornimento di benzina e di olio; ritiro un fotomontaggio del giorno dell’apertura; pranzo a mezzogiorno; mi riposo e alle 14,30 si parte per Montecassino con Mons. Bagnoli (Antonio, VR Fiesole), l’ausiliare di Quito e un vicario apostolico equatoriano; viaggio veloce; alle 16 siamo all'Abbazia; splendida rocca, da cui si gode un vasto panorama in piano e verso la corona dei monti; lascia la impressione delle opere ricostruite; é una gran casa di pietra che sta a significare delle

 

 

 gloriose memorie, senza più essere quel faro di vita religiosa e culturale che fu per secoli; famiglia religiosa esigua; più interessanti i compagni di viaggio, specialmente l’ausiliare di Quito. Spiritualmente significativo il sepolcro di san Benedetto e di S. Scolastica e la cella del S. Patriarca; ritorno in Domo Mariae 19.

 

 

13 Ottobre-Domenica

Bel tempo; S. Messa verso le 9; prego e leggo qualche cosa di “Mission et grace”; il pomeriggio vado dalle suore di S. Paolo a proiettare la filmina sulla Terra Santa; impressionante questa comunità di 400 suore raccolte in chiesa. Sr Alma mi ha presentato le collaboratrici del centro catechistico.

            In questo giorni ho parlato con Mons. Picchinenna (Domenico AR di Cosenza): perfettamente intonato; con il Cardinale impressionato per il disastro del Vajont (si era portato sul posto); mi chiede: Pietro + il collegio “é” di più? Ratione potestatis: no, ratione plenitudinis gratiae, virtutum, intelligentiae, etc: sì!