Portati qui da una qualsiasi fede
aspiriamo tutti a quella vita che ci può
garantire soltanto Gesù Cristo
Tutti noi che siamo portati qui da una fede, da una qualsiasi fede, in fin dei conti aspiriamo a quella resurrezione, a quella vita che realmente ci può garantire soltanto nostro Signore Gesù Cristo. Ci ha portato qui una comune fede, la fede nei valori più alti che sostengono l’esistenza umana, che sostengo la persona umana: la fede della chiesa, la fede della patria, la fede della famiglia.
Questi valori sono valori strumentali, sono dei mezzi per garantire alla persona: rispetto, difesa, liberazione, salvezza. La famiglia, per coloro che si amano di un amore unico, profondamente umano, fedele e fecondo che danno un senso alla loro esistenza perché sia garantita la vita sulla terra, il più grande dono e quindi il più grande valore.
La patria che raccoglie tutte le famiglie con le loro tradizioni, la loro cultura, la loro storia, le loro vicende liete o tristi, è una famiglia più grande, più estesa, più vasta che conta in quanto si pone come baluardo della persona, come fondamento della crescita, della promozione ed esaltazione della persona.
Questi, della famiglia e della patria, sono valori positivi e validi senza alcun dubbio, senza alcuna riserva, ma rimangono dei valori umani, dei valori creati, dei valori limitati, dei valori che abbandonati a se stessi – e noi sappiamo, proprio dalla esperienza della storia, le vicende delle famiglie, delle patrie, dei popoli -, che ci vuole, che è necessario qualche cosa di più alto non soltanto idealmente, qualche cosa di più alto come dimensione, come potenza, come forza e soprattutto come amore, perché salvi la patria, la famiglia e quindi la persona umana.
E c’è Uno che si è presentato nella storia che, in tutta umiltà perché era un povero, perché era un debole, perché era un disarmato, perché è stato un fallito, perché è morto in croce, che ha affermato decisamente : “Io sono la risurrezione e la vita”: Gesù Cristo. E, tutti noi, miei cari, che siamo portati qui da una fede, da una qualsiasi fede, in fin dei conti aspiriamo a quella resurrezione, a quella vita che concretamente, che realmente ci può garantire soltanto nostro Signore Gesù Cristo.
Per questo noi celebriamo la santa Messa: perché Gesù in persona, Gesù resurrezione e vita, attraverso la sua parola, attraverso sacrificio eucaristico che rendono presenti il vangelo e il suo atto salvifico, è presente in mezzo a noi, è operante in noi e in tutti i fratelli le cui spoglia ci circondano, per garantirci con sicurezza, con forza, con potenza, con la potenza stessa di Dio: “io sono la risurrezione e la vita”
Continuiamo, allora, la nostra celebrazione con questa fede, con la nostra preghiera perché, attraverso la salvezza operata da nostro Signore Gesù Cristo, tutti i valori che fanno l’oggetto della nostra fede siano garantiti e siano salvi in tutti.
OM 405 Morti 71 – Cimitero di Mantova con le autorità civili e militari