Miei cari,
vi accorgete da ciò che abbiamo letto fino a questo momento dagli atti degli apostoli che descrivono i primi giorni della vita della chiesa; dalla lettera di san Paolo agli Efesini che riflette sui motivi che noi celebriamo in questi giorni e quest’oggi in particolare dal Vangelo che io ho proclamato dinnanzi a voi, come siamo ancora immersi nella celebrazione della Pasqua:nel passaggio, anzi, siamo al culmine di questo passaggio.
Gesù dalla sua morte passa a una vita nuova. E’ risorto e ora, come é venuto su questa terra, lascia questo mondo per salire al Padre, per salire in cielo.-come si dice-.
Noi siamo qui non per essere ascoltatori o spettatori di queste cose che si narrano e di queste cose che ritualmente si celebrano. Ciascheduno di noi qui presente é incentrato non sull’altare, non sulla persona del vescovo o dei sacerdoti ma nella propria persona la morte, la resurrezione, l’ascensione al cielo di nostro Signore Gesù Cristo.
Avete udito: Gesù proprio nel momento in cui lascia i sui dopo aver dato loro il potere di annunciare il vangelo, di insegnare a vivere come é vissuto lui assicura “io sono con voi fino alla fine dei tempi”.
Perché Gesù é in mezzo a noi in un modo misterioso ma vero, sulla sua parola ? Non é un uomo che parla e che dice le cose tanto per dirle .
Gesù Cristo é il Figlio di Dio che dice di essere in mezzo a noi e se dà certe indicazione ai suoi apostoli è perché lui vuole continuare a vivere i fatti della sua vita nella nostra persona.
Ecco perché siamo qui. Ripeto: non per ascoltare e per celebrare ma per far passare i fatti della vita di nostro Signore Gesù Cristo nella nostra persona. Questo é il significato vero di celebrare. Si dice:”assistere alla messa”, si dice anche “prendere parte alla messa”; é meglio dire “vivere la celebrazione liturgica”, ”viverla la messa.”
E la Messa in questo giorno che significato ha? Come la Messa di ogni giorno ma oggi ha un accento particolare: qui é vivo in mezzo a noi , é operante in mezzo a noi GC con la sua morte, GC con la sua resurrezione e GC in particolare con la sua salita al cielo.
Perché GC con la sua morte?
Certamente perché GC vuole che noi ricordiamo e impariamo quanto egli ci ha amato .
Ma ci ha amato perché anche noi impariamo a morire con lui.
Perché é morto Gesù?
E’ morto per distruggere il peccato. Non é morto tanto per morire.
Su noi pesa una condanna che deriva dal peccato, dal nostro essere separati da Dio, dal nostro essere separati dai nostri fratelli.
Vedete quali separazioni ci sono nel mondo! e qualche piccola separazione c’é nella persona di ognuno di noi.
Gesù viene per togliere il peccato con la forza del suo amore, con la forza della sua morte e vuole che anche noi moriamo al peccato.
Miei cari, dal momento che veniamo in chiesa abbiamo la preoccupazione quotidiana di morire poco per volta ma continuamente, ma ostinatamente al peccato che si concretizza nel nostro egoismo con i nostri vari egoismi. L’abbiamo in noi questa preoccupazione?
Noi qui, questa mattina incontriamo Gesù che ci parla ma che soprattutto opera dentro di noi e con la sua Parola e con la Eucarestia e con il dono del suo Spirito, che noi adulti abbiamo ricevuto e che i nostri figlioli riceveranno questa mattina proprio per darci questa forza, proprio per darci questa energia, per darci questo coraggio di andare contro il nostro egoismo. Noi stessi! Non di andare contro gli altri! Vedete come nel mondo si va contro gli altri! Ci sono delle cose che ci impressionano in questi giorni . E’ l’atteggiamento che, si può dire la massa degli uomini, -cioè tutti gli uomini- prendono nei confronti dei loro fratelli, rispetto ai quali sono “contro”.
Guardate che in qualche misura anche noi siamo “contro” -qualcuno magari in casa nostra- siamo “contro” qualcuno! Questo “essere contro” si moltiplica ed esplode in un modo pauroso in un modo impressionante come nei fatti che ci colpiscono da vario tempo , particolarmente in questi giorni e che non accennano a cessare
Perché ? Con tutto quello che si dice, con tutto quello che si scrive non si dice mai che dobbiamo amarci di più, non si dice mai che dobbiamo andare contro noi stessi non contro gli altri: contro noi stessi, contro il nostro egoismo, contro tutte le somme dei nostri egoismi.
Ma chi ha questo coraggio, chi ha questa forza? Non ci viene da noi stessi, ci viene da GC per mezzo del suo Spirito: lo Spirito che é donato a noi nel Battesimo e nella Cresima. Ricordiamoci bene all’uscita da questa celebrazione : lo Spirito ci viene dato perché abbiamo il coraggio di passare dall’atteggiamento dell’egoismo all’atteggiamento dell’amore.
Noi celebriamo la resurrezione di Gesù perché ha vinto il peccato e ha vinto la morte :
ha vinto il peccato con un atto infinito di amore contro tutto l’egoismo del mondo e perciò ha vinto la morte. E vive una vita nuova Gesù!
Cristo risorto non é un cadavere risuscitato,
Cristo risorto é un vivente nuovo: é lo stesso Gesù morto in croce ma che vive una vita nuova: una vita totalmente orientata verso Dio, totalmente orientata verso il Padre totalmente orientata, quindi, verso i propri fratelli.
Questa é la vita nuova di Gesù ma che é entrata a far parte del suo essere nuovo.
Ebbene, noi siamo qui perché Gesù vuole vivere la sua resurrezione, vuole vivere la sua vita nuova nella nostra persona. Noi siamo nuove creature attraverso il Battesimo e la Cresima.
Nuove creature perché ? Attingiamo , come il tralcio alla vite , alla vita nuova che é la novità di nostro Signore Gesù Cristo, e che viene continuamente dispensata a noi nella parola di Dio, nei santi sacramenti, nella vita di comunità. Quando stiamo insieme ci viene dato il suo Spirito.
Soprattutto é presente in mezzo a noi Gesù risorto.
Ma c’é un terzo elemento, un terzo aspetto, una terza tappa -se volete- é salito al cielo.
Miei cari, interroghiamoci un po’. Noi che siamo impegnati tutti i giorni a migliorare la nostra vita, soprattutto a migliorare economicamente: la casa il vestito, la macchia, il conto in banca.. avere di più… fare per essere di più . Fermiamoci un istante …E poi che cosa ne facciamo?
Sapete purtroppo, anche per fatti dolorosissimi che sono capitati in mezzo a voi, che ci vuole “un niente” e tutto non conta più niente.
E dopo c’é soltanto il cimitero? C’é soltanto la corruzione del sepolcro? Poveri noi!
Ecco dove la nostra fede é messa alla prova .
Dopo c’é la vita eterna e la vita eterna é la vita con Gesù che sale al cielo presso il Padre a preparare un posto per noi. Non una poltrona elegante, una seggiola bella! Ma il posto della soddisfazione di tutte le nostre esigenze, della soddisfazione di tutto quello che ha di meglio la nostra natura. ,E’ il posto della ricchezza sovrabbondante di tutti i beni. E sono tutte espressioni che stanno nel tentativo di descrivere qualche cosa di ciò che sarà la vita eterna, la pienezza della vita.
Non la vedete la vita intorno a voi anche in questa primavera stentata?
Che cos’è la vita? Ebbene là ci sarà la vita eterna per tutti. E sarà una vita in Dio ma
sarà sempre una vita di uomini, sarà sempre una vita umana pienamente nascosta in Dio.
E’ mistero ! Non sappiamo immaginare! Supera infinitamente la nostra immaginazione perché supera infinitamente tutti i doni di Dio! E, sarà tutto dono di Dio per noi: la vita eterna.
Ma ci prepariamo a questo ovile, a questa casa ?
Ci prepariamo a costruirci questo abito?
Ci prepariamo ad adeguarci a questi doni?
Ci viene fatto, incontrandoci con qualche dono della vita e pensare che quel dono é semplicemente una piccola indicazione dei grandi doni che Dio ci prepara?
Ci viene dato di pensare così?
Oppure ci immergiamo in questi doni anche grandi , anche belli e dimentichiamo il donatore e dimentichiamo Colui da cui tutto deriva, da cui tutto proviene per amore nostro: il nostro Padre che sta nei cieli .?
Voi -specialmente voi uomini – che volete che i vostri bambini crescano e siano “in gamba”, – ve lo dico brutalmente non per essere brutale, ma unicamente per farmi capire – per i vostri bambini volete l’avvenire delle brigate rosse o volete l’avvenire del paradiso?
Riflettete bene. Io non ho il tempo di approfondire. Guardate che se la cosa più importante é il vestito, la casa bella, la macchina , il conto in banca, si va a finire alle brigate rosse; cioè, all’egoismo, al mettersi contro gli uni agli altri.
Se invece , tutto serve, (anche la casa, il vestito, la macchia), per vivere più seriamente, più impegnatamente, più intelligentemente in un modo più approfondito e più convinto la realtà della fede – e cioè il nostro fidarci di GC e il metterci sulla sua strada per morire con Lui al nostro egoismo, per rivivere con Lui e risorgere con lui alla vita nuova ispirata all’amore, – se ogni giorno della nostra vita ci ricorda il dono più grande e ineffabile e infinito che Dio ci prepara- allora veramente prepariamo una vita più umana, una società più umana, un avvenire più umano per i vostri figlioli.
citazione dai discorsi di san Gregorio nazianzieno , vescovo
“Dio ha assunto in pieno la nostra umanità ed é stato povero per fare risorgere la carne, salvarne l’immagine primitiva e restaurare così l’uomo perché diventiamo una cosa sola con Cristo.
Egli si é comunicato interamente a noi.
Tutto ciò che egli é, é diventato completamente nostro.
Sotto ogni aspetto noi siamo Lui.
Per Lui portiamo in noi l’immagine di Dio dal quale e per il quale siamo stati creati.
La fisionomia e l’impronta che ci caratterizza é quella di Dio”
SLGC
n.1B prima parte-ascensione 1978 -cresima
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