Eccellenza carissima, la celebrazione del 50 o anniversario della Sua Ordinazione presbiterale mi trova a Lei particolarmente vicino.
Alle testimonianze di comunione e riconoscenza che Le giungono dalla Diocesi di Mantova e anche da quelle di Tortona e di Monopoli, e da quanti hanno ricevuto aiuti spirituali dal Suo ministero, unisco queste mie espressioni, che hanno motivi ben chiari ed evidenti.
Il Signore, nei suoi disegni, ha voluto che, sia per Vostra Eccellenza che per me, la missione episcopale fosse dedicata per vari anni alla Chiesa in Mantova.
Si ravvivano ricordi ormai lontani—come dimenticare la «Settimana Laureati » di Potenza, sotto Io sguardo dell’Arcivescovo Mons. Bertazzoni?—e degli anni in cui si è lavorato nella Conferenza Episcopale Italiana, nelle sue Assemblee e nelle sue Commissioni.
Abbiamo vissuto insieme (quando si era compiuto per entrambi il decennio di episcopato) I’esperienza del Concilio, novella Pentecoste per la Chiesa universale.
Quand’ero Vescovo di Mantova, mi sembrava di rivedere, negli stessi ambienti, il nostro Predecessore Mons. Sarto. Le celebrazioni centenarie di quest’anno in onore di quel Vescovo e Papa Santo costituiscono gradita garanzia per sentire il suo conforto e ricevere sostegno dalla sua intercessione presso Dio. Del resto, tutte le occasioni che hanno sottolineato momenti di rilievo per la Chiesa in Mantova, sono stati validi punti di riferimento per il mio ricordo, che non si è mai affievolito nel tempo. Comprendo, d’altra parte, come la profondità dei sentimenti, dell’amore con il quale Vostra Eccellenza ha seguito Cristo Buon Pastore, e della Passione che serve a configurarci al nostro Salvatore, sono realtà che restano nell’intimo del Suo cuore e animano il Suo colloquio con il Signore.
Posso immaginare il contenuto e il tono di tale preghiera.
Mi associo al ringraziamento a Dio per tutte le grazie che ha inserito nel Suo cammino apostolico.
Cardinale Antonio Poma
Stampa: “La Cittadella” del 23 Giugno 1985