Moglia di Gonzaga, Ascensione 7 maggio 1970, per cento cresimandi
Mons. Carlo Ferrari
So di chiedervi un atto di penitenza, so di mettere alla prova la vostra pazienza, perché questa celebrazione avrà una certa durata e sarà tanto più lunga quanto più darete la possibilità al vescovo di esercitare il suo ministero!
Vorrei affrontare la vostra attenzione affermando una cosa che vi potrebbe sorprendere. Questa mattina a Moglia, io non sono venuto principalmente per amministrare la Cresima ai vostri bambini e alle vostre bambine. Io sono qui per obbedire al comando del Signore nostro Gesù Cristo che ha detto agli Apostoli e ai suoi successori: “Andate e predicate a tutte le creature, chi crederà sarà salvo, chi non crederà sarà condannato”. Gesù non dice, chi non sarà battezzato sarà condannato, chi non riceverà la Cresima sarà condannato, ma dice: “Chi non crederà sarà condannato”.
Chi non crederà, a chi? Si crede alle persone. Chi è la persona, cui noi dobbiamo dare credito? Chi è la persona di cui dobbiamo tanto fidarci da rimettere la nostra esistenza nelle sue mani e concepire la nostra vita, e ordinare la nostra esistenza come vuole lui?
rispondono i bambini ma non si capisce
Dalla bocca degli innocenti viene la verità. Sì. E’ in Gesù che dobbiamo credere e nelle sue mani dobbiamo mettere la nostra esistenza,e secondo il suo insegnamento dobbiamo ordinare la nostra vita, in un modo molto chiaro e molto semplice da una parte, e in un modo molto impegnativo dall’altra. Credere in Gesù Cristo è seguire Gesù Cristo. Chi vede me, dice Gesù, vede il Padre. Sostanzialmente dice: chi crede in me, mi segue.
Qual è stato l’itinerario percorso da nostro Signore Gesù Cristo? Qual è stata la via percorsa da nostro Signore Gesù Cristo? Lui, Figlio di Dio si è fatto uomo, è venuto in questo mondo, ha abbracciato la croce, è morto per amore nostro ed essendo Figlio di Dio pur essendo veramente uomo come noi, ha vinto la morte, è risuscitato e quando è venuta l’ora stabilita dal Padre suo, è ritornato al Padre: è asceso al cielo.
Noi questa mattina celebriamo l’Ascensione di nostro Signore Gesù Cristo.
Gesù è salito al cielo. Abbiamo pregato insieme:
“O Dio, noi che crediamo che tuo Figlio è salito al cielo, ti chiediamo la grazia di vivere come coloro che hanno per traguardo, o meta, il cielo.
Capite miei cari? Gesù uomo come noi, muore perché nel mondo c’è il peccato e con suo amore spinto fino alla morte distrugge il peccato, ed essendo Dio in persona pur essendo uomo, supera la morte, risorge e ritorna Padre. Dice Gesù: “Vado dal Padre mio e dal Padre vostro”
Venendo sulla terra, nostro Signore Gesù Cristo ci ha portato una vita nuova di figli di Dio, per cui il Padre suo è anche Padre nostro e la casa del Padre suo è anche la casa nostra. Gesù è tornato in cielo non perché ha esaurito la sua missione, ma perché è andato a preparare un posto per noi.
Il vangelo di oggi, la Parola di Dio che abbiamo ascoltato ci dice che dobbiamo credere, che Gesù vittorioso del peccato e della morte, sale in cielo, siede alla destra del Padre, è partecipe della vita infinita di Dio, e sale al cielo non soltanto per se stesso, ma ci va perché vuole che quelli che credono in lui, raggiungano la stessa méta.
Miei cari, ci pensiamo, ci crediamo che la nostra esistenza non ha tutta la ragione di essere qui su questa terra e che la nostra esistenza su questa terra è semplicemente una preparazione ad una esistenza infinitamente superiore, definitiva ed eterna nell’altra vita?
Questa mattina venendo qua ho pensato: vado a Moglia ad annunciare le cose di nostro Signore Gesù Cristo, vado a dire che dopo questa vita ce n’é un’altra più importante, più decisiva, che è veramente definitiva, e mi dicevo: ci crederanno? Avranno la forza, il coraggio e nello stesso tempo, l’umiltà, la fiducia di credere in questa pagina del vangelo? Di credere in questa meta suprema della nostra religione?
So benissimo che viviamo in un mondo, dove in larga parte si sconfessa il paradiso e si dice che la religione è l’oppio dei popoli. Così dice almeno una parte del mondo: voi cristiani non siete capaci di edificare il paradiso su questa terra e allora avete inventato un paradiso nell’altra vita, per prendere in giro la gente. Io me lo sento di fronte questo mondo, e sento che la parola di nostro Signore Gesù Cristo batte contro questo muro.
Il Vangelo, Gesù Cristo, il Figlio di Dio, dice questo.
Gesù Cristo in persona è venuto nel mondo per aprire una strada sicura e non per prendere in giro la gente. Quando si vuole prendere in giro la gente non si va a morire in croce. Gesù Cristo, se avesse preso in giro la gente non avrebbe fatto tutto ciò che ha fatto per amore nostro.
Allora, miei cari il motivo fondamentale dell’esercizio del mio ministero in mezzo a voi, questa mattina, non è tanto la Cresima che conferirò ai vostri figlioli, ma è questo annuncio della vita eterna, che ci è garantito dal mistero dell’Ascensione in cielo di nostro Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo.
Vi faccio però rilevare una cosa. Gesù Cristo, la vigilia di salire al cielo, nel momento stesso di lasciare i suoi Apostoli, promette lo Spirito Santo. Perché? La cosa è molto logica.
Credere a ciò che ci propone nostro Signore Gesù Cristo non è semplice, non è facile, allora Gesù è venuto incontro a noi per aiutare la nostra debolezza perché noi acquistiamo la capacità di credere a ciò che ci propone. Agli Apostoli che erano deboli e paurosi, Gesù assicura e dice: Io sarò con voi, vi manderò il mio Spirito, sarò con voi con il mio Spirito, il Padre mio vi manderà lo Spirito Santo, il Paraclito, il consolatore.
Gli Apostoli, fin tanto che non hanno ricevuto lo Spirito Santo, anche se avevano toccato con le loro mani Gesù Cristo e l’avevano visto ed ascoltato per molti anni, nel momento della prova sono fuggiti. Quando hanno ricevuto lo Spirito Santo, hanno capito Gesù Cristo, hanno capito il suo insegnamento e sono diventati tanto coraggiosi da annunziarlo in tutto il mondo e da testimoniare il suo vangelo con la loro morte.
Noi abbiamo bisogno di credere che Gesù Cristo opera in noi questa capacità, che Gesù Cristo dà anche noi questo coraggio, e nello stesso tempo, opera in noi una chiarificazione del nostro spirito perché possiamo credere.
Come lo fa? Lo fa con il dono dello Spirito Santo.
Qui ci sono i vostri bambini e le vostre bambine che devono ricevere la Cresima. Ricevono la Cresima per essere perfetti cristiani, soldati di Gesù Cristo, cioè, per avere la forza di credere a Gesù Cristo e alla vita eterna, per avere il coraggio di ammettere che gli uomini per quanto faranno in tutti i secoli in una civiltà futura, non riusciranno a costruire il paradiso sulla terra. Il paradiso lo costruisce Dio.
Allora gli uomini hanno bisogno dello Spirito Santo per essere illuminati a capire questa realtà della loro esistenza, per diventare capaci di concepire con questo fine la loro vita.
Capite che questo discorso, fatto a questi bambini e a queste bambine, è un discorso difficile. Loro pensano più al vestitino bello che allo Spirito Santo, Siamo noi che dobbiamo capire altrimenti sarebbe un discorso inutile. A noi che siamo battezzati, che in maggior parte abbiamo ricevuto lo Spirito Santo, può capitare benissimo, ad un certo punto, di intendere altre parole, di seguire altri vangeli e di credere più a questi vangeli che a quello di nostro Signore Gesù Cristo. Perché può avvenire questo? Perché, pur avendo ricevuto lo Spirito Santo il giorno della Cresima poi ci siamo dimenticati di Lui.
Quante volte avete pregato lo Spirito Santo nella vostra vita?
Quante volte avete pregato sant’Antonio e santa Rita?
Quante volte avete pensato che siete battezzati nell’acqua e nello Spirito Santo?
Quante volte avete ricordato che avete ricevuto con la Cresima la conferma dello Spirito Santo per credere, per avere il coraggio di credere?
Se, qualche volta, dubitate della parola del Signore, se qualche volta, non avete fede, dovete imputarlo al fatto di non avere pregato lo Spirito Santo, al fatto di averlo dimenticato. `
Non faccio la stessa domanda agli uomini perché loro se la intendono direttamente con nostro Signore Gesù Cristo e lo Spirito Santo saltanto. Anche quando fanno il segno di croce non lo fanno tutto intero. Fanno così… e lo Spirito Santo va a farsi benedire.
Perché c’é il Battesimo nella chiesa, perché c’è la Cresima nella chiesa, perché c’è l’ordine sacro nella chiesa?
Perché lo Spirito Santo prenda possesso delle nostre persone e faccia quello ha fatto con gli Apostoli:
ci renda intelligenti nella cose della fede, ci renda forti e coraggiosi nell’abbracciare tutte le conseguenza della fede.
Fra poco invocherò lo Spirito Santo sopra i bambini che mi presentate, ma che cosa saranno questi bambini in mezzo a voi se voi possedete lo Spirito Santo ma non lo seguite?
Che cosa impareranno se voi non possedete una esperienza di vita spirituale nella quale lo Spirito Santo vi illumina con la sua parola che è la parola di Dio, nella quale lo Spirito Santo vi fortifica con la grazia di nostro Signore Gesù Cristo nei santi sacramenti?
Che cosa faranno questi piccoli se li abbandonate a se stessi?
Il mio discorso diventerebbe ancora lungo se dovessi trattare il problema dell’educazione dei figli. Noi “vogliamo”, noi abbiamo tante pretese nei riguardi dei bambini, delle bambine, dei ragazzi e dei giovani. Essi guardano a noi. Guardano noi e diventano più o meno come siamo noi, e sono come saremmo noi, se ci fossimo trovati al loro posto, oggi.
Concludiamo con un impegno di rendere attuale e attiva la presenza dello Spirito Santo in ciascheduno di noi, per la pienezza della nostra fede.
Grazie della vostra pazienza.
Incominciamo il rito della Cresima adesso che avete capito cosa significa il rito della Cresima. E’ Gesù Cristo che distribuisce il suo Spirito a questi piccoli, perché diventino intelligenti nella fede, forti nell’abbracciare tutte le conseguenze della fede, perciò preghiamo per loro e impegniamoci con loro.
OM 311 Moglia 70 – Moglia di Gonzaga – Ascensione- 7-5-70