Acquafredda, Domenica 20 Ottobre ore 10,30 per la cresima
Il nostro incontro si compie oggi mentre in tutto il mondo si celebra la giornata missionaria. In che cosa consiste la giornata missionaria?
Non soltanto i piccoli, ma soprattutto noi persone adulte ogni tanto: abbiamo bisogno di sostare, abbiamo bisogno di fermarci, abbiamo bisogno di riflettere, abbiamo bisogno di capire meglio e abbiamo un conseguente bisogno di essere coerenti alle nostre conclusioni, di essere impegnati nelle conseguenze delle nostre convinzioni.
Miei cari, noi ci teniamo ad affermare che siamo cristiani. Quando diciamo che siamo cristiani che cosa affermiamo? Affermiamo delle cose grandi, affermiamo anche delle cose molto semplici. Affermiamo soprattutto delle cose grandi. Noi quando diciamo di essere cristiani, nientemeno! affermiamo di essere figli di Dio; affermiamo che è vero quello che diciamo, per esempio, quando recitiamo la nostra preghiera cristiana, il “Padre nostro”.
Se Dio lo chiamiamo Padre vuole dire che noi dichiariamo, professiamo di essere suoi figlioli. Ed è una cosa grande questa: Essere figli di Dio, prendere coscienza di essere figli di Dio, sapere che Dio è nostro Padre, sapere che tra noi e Dio non c’è soltanto un rapporto di grandezza e di piccolezza, di debolezza e di potenza, d’ignoranza e di sapienza. Quasi, quasi,queste distanze scompaiono perché si avverte un rapporto più profondo e personale.
Tra noi e Dio ci sono dei rapporti tanto stretti, tanto buoni, tanto vitali che sono come quelli che esistono tra un padre e un figlio, tra i figlioli e il proprio padre. Capite che diciamo una cosa grande quando diciamo d’essere cristiani? Quando affermiamo di essere figli di Dio? Diciamo anche una cosa altrettanto importante. Cristiano, è una parola, ma da che cosa deriva? Ditemelo un po’ voi bambini.
– Da Gesù Cristo.
Ma sicuro! Sono molto contento che le madrine sappiano molto di più delle loro figliocce. Chissà se é così anche per i padrini!
Cristiani noi lo siamo perché c’è Gesù Cristo.
E Gesù Cristo chi è? – Gesù è il Figlio di Dio.
Ma semplicemente il Figlio di Dio? – Il Figlio di Dio fatto uomo.
Perché il Figlio di Dio si è fatto uomo? – Per salvarci
he Ed è perché il Figlio di Dio si è fatto uomo per salvarci, noi siamo cristiani.
E per salvarci ci ha comprato con l’oro, con l’argento o con un’altra cosa? Con la morte, ci ha comprato. Dunque, noi siamo cristiani perché il Figlio di Dio fatto uomo è morto per noi. Ed è perché il Figlio di Dio si è fatto uomo per salvarci, che noi siamo cristiani.
Adesso ditemi: è morto solo per voi che questa mattina fate la cresima? — No.
E’ morto anche per la vostra madrina? —Sì
E’ morto anche per la vostra mamma? —Sì
Anche per il vostro papà? — Sì.
Anche per quelli di Asola? — Sì
Anche per quelli di Mantova? — Sì
Anche per quelli che abitano in Egitto? — Sì
Anche per quelli che abitano in Africa? —Sì
Anche per quelli che abitano in Asia? —Sì
Ma, se quelli dell’Asia non Lo conoscono è una cosa bella? – No
E se quelli dell’America non Lo conoscono è una cosa bella? No –
– E’ se ci fossero qui nella parrocchia di quelli che non conoscono Gesù sarebbe una cosa bella? No
E noi siamo buoni, siamo bravi se non pensiamo che Gesù è morto anche per quelli che non Lo conoscono? No
Se noi non ci diamo pensiero, non ci preoccupiamo, non facciamo qualche cosa per quelli che non sanno che Gesù è morto per loro, noi siamo dei veri cristiani? No –
Vedete che la predica la fate voi questa mattina?
E il Padre che sta nei cieli è solo Padre nostro? –No.
E’ Padre di chi? Di tutti. Ma se ci sono delle persone che non sanno che Dio è loro Padre e forse non sanno neppure che c’è Iddio, è una cosa bella? — No
E se noi ce ne stiamo con le mani in mano a fare niente per quelli che non sanno di avere Dio come Padre, per quelli che non sanno di avere la grande fortuna di avere Dio come Padre, siamo buoni noi? No
Voi bambini date la vostra risposta con la voce e voi grandi la date nella vostra coscienza.
Possiamo dire di essere cristiani, possiamo dire di meritare che Gesù sia morto per noi se non pensiamo a tutti quelli per i quali Gesù è morto?
Se noi, al mattino o alla sera – ma qualche volta neppure lo facciamo al mattino e alla sera – ci raccogliamo un momento e diciamo: “Padre nostro che sei nei cieli” e poi siamo tutti soddisfatti perché abbiamo detto le preghiere e abbiamo pensato soltanto a noi che siamo proprio bravi…! Siamo bravi perché abbiamo detto il “Padre nostro”? Siamo bravi perchè abbiamo pensato più a noi che al Padre? Siamo bravi perchè abbiamo pensato ai nostri interessi più che agli interessi di Dio, Padre di tutti e padre nostro? Non vi pare che siamo come quei bambini o quelle bambine che vanno dal loro papà e gli dicono paparino ti voglio bene?
ai banbini.. Che cosa pensate quando andate dal paparino e gli dite: “Ti voglio bene, oggi è domenica? Ditemi la verità. Non è vero che qualche volta pensate al gelato? E’ vero che fate in modo di ingraziarvi il paparino perché metta le mani al borsellino? In quel momento quando dite “paparino” pensate a lui o a voi? – A noi
Sì, è vero, pensate a voi. La stessa cosa avviene quando diciamo “Padre nostro che sei nei cieli” e poi siamo soddisfatti pensando: io sì che sono un bravo cristiano! Un bravo cristiano se diciamo il “Padre nostro” e pensiamo solo a noi?! no
Un bravo cristiano se non pensiamo che questo Padre, ha mandato sulla terra il suo divin Figliolo, per salvare anche quelli dell’Africa? dell’Asia e tutti gli altri, anche gli ignoranti e quelli che non sono belli? no
Per il Padre che sta nei cieli siamo più belli noi o quelli che hanno la faccia nera? – Tutti uguali.
Ma, allora, se noi siamo veramente cristiani, se noi siamo veramente religiosi, ci dobbiamo dare pensiero per quelli che non lo sono, ci dobbiamo preoccupare per quelli che non hanno ancora la fede, ci dobbiamo risvegliare e prendere coscienza che, il fatto di essere figli del Padre che sta nei cieli, il fatto di essere cristiani, ci impegna estremamente perché tutti vogliano bene a questo Padre, perché tutti conoscano Gesù Cristo, perché tutti il suo Vangelo, perché tutti ricevano la sua grazia, perché tutti abbiano la capacità di volersi bene tra di loro indistintamente come vuole Gesù Cristo, che è venuto sulla terra perché tutti si vogliano bene come i figlioli di una stessa famiglia, dal momento che tutti quanti hanno un unico Padre che sta nei cieli.
Ecco le motivazioni profonde della giornata missionaria; ecco perché noi dobbiamo celebrare questa giornata: proprio per prendere coscienza di questo impegno essenziale, profondo, indeclinabile, che non ci possiamo scrollare dalle spalle, che grava su di noi se vogliamo essere veramente figli di Dio, se vogliamo veramente essere cristiani, se vogliamo fare contento il Padre nostro che sta nei cieli, se vogliamo che Gesù sia contento di noi.
Il Vescovo questa mattina è venuto per dare la cresima ai nostri bambini e bambine. E’ vero. Che cosa significa dare la cresima ai vostri bambini e alle vostra bambine? Significa fare di loro dei perfetti cristiani.
Questa mattina ricevono la grazia per diventare perfetti cristiani. Pensateci bene. Li aiuterete? Li aiutate perché imparino mandandoli alla scuola, li aiutate perché stiano bene dando loro il necessario, li aiutate perché facciano bella figura magari con un bel vestitino? ì
Ma, voi mamme non cessate di essere le mamme perchè c’è la madrina! Siate gelose! Dovete sempre essere voi le mamme. Così voi papà. Tutti siete impegnati ad aiutare vostri bambini e alle vostre bambine,i vostri figliocci e le vostre figliocce a crescere bene come perfetti cristiani.
E per aiutarli a crescere bene non è sufficiente dire: “Vai in chiesa”, se voi stentate un po’ a venire in chiesa. E si autano non facendo loro delle belle prediche, ma dando loro un buon esempio perchè non entrino nella crisi quando diventano più grandi
Sono tanti motivi per cui la nostra gioventù è in crisi, contesta, si ribella, non è contenta. Uno dei motivi siamo noi adulti, che diciamo in un modo e poi facciamo in un altro modo. E allora i giovani si ribellano, vanno in crisi, ne soffrono. Noi facciamo loro del male a non essere come diciamo di essere.
Dunque questi bambini ricevono la grazia per diventare perfetti cristiani. Noi tutti, dal Vescovo ai sacerdoti, dai papà alle mamme, e a tutti quelli che hanno una responsabilità verso di loro, tutti dobbiamo impegnarci ad essere, noi, cristiani sul serio, ad essere noi cristiani coerenti, ad essere noi cristiani non a parole, ma con i fatti. Tra i tanti modi di dimostrare veramente il nostro cristianesimo,è dire con i fatti di essere preoccupati di quelli che non hanno ancora il dono della fede, siano essi in mezzo a noi o in qualunque altra parte del mondo. Noi ci dobbiamo preoccupare di loro. In che modo? Prima di tutto pregando.
Come vorrei che quando recitate il Padre nostro, vi ricordaste da questo giorno in avanti, di qualche “faccetta nera” e di quelli che non credono! Come vorrei che, quando nominate Gesù Cristo e vedete un crocifisso, pensiate a quelli per cui Gesù Cristo è morto! Perchè non basta salvare la nostra anima, dobbiamo desiderare che tutti siano salvi. Allora dobbiamo cercare che la nostra vita sia veramente una vita cristiana.
Vi faccio un esempio.
La Chiesa è come un corpo. Se c’è qualche parte del corpo che sta veramente bene, anche le altre membra, poco per volta, staranno bene. Se da qualche parte ci sono dei cristiani veramente cristiani, anche le altre persone, poco per volta, sentiranno l’influsso della fede e quindi della salvezza di Nostro Signore Gesù Cristo
Siamo intesi allora? Così?
OM 155 Acquafreadda 1968 – Domenica 20 Ottobre ore 10,30