Duomo 15 agosto 1970 Festa dell’Assunzione
Duomo di Mantova 1967
Carissimi, la celebrazione della parola del Signore ci porta all’oggetto della solenne liturgia di oggi, solennità tra le più grandi, tra le più antiche, tra le più sentite. Oggi tutto il mondo cristiano, la chiesa cattolica e la chiesa d’Oriente festeggiano Maria assunta in cielo.
Maria assunta in cielo vuole dire che non solo la sua anima é ormai alla presenza di Dio e gode la comunione della sua vita, ma che tutta la sua persona e quindi anche il suo corpo é nella beatitudine della vita di Dio.
Questo é l’oggetto della nostra fede: il corpo di Maria che la Sacra Scrittura paragona all’arca del nuovo testamento, é nella gloria dei cieli; il corpo di Maria santissima paragonato al tempio nuovo che accoglie il salvatore del mondo é nella gloria dei cieli. Il corpo della madre del Figlio di Dio ed é madre del Figlio di Dio perché nel suo corpo ha concepito fisicamente il figlio di Dio fatto uomo dopo che lo aveva concepito con la sua fede e la sua mente, é nella gloria dei cieli.
Questo corpo di donna, questo corpo di creatura umana, questo corpo di creatura privilegiata perché chiamata ad essere la madre del figlio di Dio, é nella gloria dei cieli, é nella gloria di Dio, é nella comunione di vita di Dio.
Noi non possiamo neppure lontanamente immaginare che cosa significa per un corpo insieme allo spirito, essere nella comunione della vita di Dio, essere avvolto, immerso, sostenuto, invaso dalla pienezza della vita, dalla esuberanza dell’amore infinito di Dio nostro creatore e nostro padre. Questo noi crediamo di Maria.
C’é un ricordo che mi accompagna. Ho avuto la fortuna di portarmi sulle alture sopra Efeso. Sapete che Maria é stata affidata da Gesù a Giovanni, suo discepolo prediletto. Sapete che Giovanni esercitava il suo ministero ad Efeso, nell’Asia minore e questo fa pensare che Maria ha seguito Giovanni ad Efeso. Su questa collina sono stati trovati i resti di una abitazione, legati alla tradizione di Maria. Si può pensare che da lì, Maria sia stata assunta in cielo. Vi posso dire che é un ambiente naturale con una vegetazione di un verde particolare che si rispecchia nel mare Mediterraneo dove il cielo é particolarmente terso. Forse questo é il luogo dove é avvenuto l’avvenimento che forma l’oggetto della nostra celebrazione di oggi.
Tutto questo che cosa importa per la nostra fede? La fede si deve accontentare di accogliere la proposta che ci viene dal magistero, che riguarda Maria assunta in cielo anima e corpo. Oppure questa verità esige dalla nostra fede qualche cosa d’altro?
Sarebbe insignificante per la nostra fede credere che Maria é assunta in cielo con il suo corpo se questo fatto non avesse una relazione, un motivo d’aggancio, che si riferisca alla nostra vita, alla nostra persona. In questo fatto c’é qualche cosa, che ci tocca da vicino. In questo fatto c’é qualche cosa, che importa per ciascuno di noi.
Il nostro corpo, questo nostro corpo che é corpo di debolezza, di corruzione, di peccato, ma la potenza della grazia di Dio quella stessa grazia che ha fatto del corpo di Maria l’arca del nuovo testamento, il tempio dello Spirito, lo strumento della generazione fisica del corpo di nostro Signore Gesù Cristo, opera in noi, giorno per giorno, momento per momento, per trasformare questo nostro corpo materiale in un corpo spirituale. Notate. Corpo spirituale, secondo la Scrittura, non significa: non corpo, ma vuole dire corpo purificato, corpo santificato, corpo che un giorno sarà glorificato e parteciperà alla comunione di vita di Dio, a cui oggi partecipa il corpo di Maria santissima, la persona tutta intera della Madonna. Allora, anche la persona tutta intera di ognuno di noi!
Per questo la Madonna assunta ci richiama fortemente l’articolo del “credo” con cui concludiamo la nostra professione di fede: ” Credo nella risurrezione della carne”: cioè credo nella risurrezione del mio corpo, credo nella risurrezione di tutta la mia persona. Allora questa mia persona, questo mio corpo, queste mie membra non sono da disprezzare, non sono da considerare ostacoli alla vita spirituale, non sono da guardare come occasione di peccato, ma sono da considerare secondo il disegno del piano di Dio, che ci vuole salvi come creature umane, che ci vuole salvi tutti “interi”, che ci vuole partecipi della sua vita così come siamo.
Allora direi che dobbiamo avere rispetto di questo nostro corpo che é stato inserito per mezzo del battesimo nel Corpo di nostro Signore Gesù Cristo. Nel giorno del battesimo siamo stati inseriti in Cristo e non soltanto nel registro della parrocchia. Il giorno del battesimo siamo stati innestati nel tronco della vite che é il Cristo, sorgente della nostra vita nuova.
Il nostro corpo é nel Corpo di nostro Signore Gesù Cristo! Direi che dobbiamo avere rispetto di questo corpo che diventa tempio dello Spirito Santo, luogo dove Dio abita, luogo dove Dio agisce con la sua presenza per crearci e ricrearci continuamente, per trasformarci, per purificarci, per santificarci.
Direi che dobbiamo avere rispetto di questo nostro corpo che prende un contatto quasi fisico col corpo stesso di nostro Signore Gesù Cristo nell’eucaristia, attraverso le realtà che nascondono le specie eucaristiche.
Direi che dovremmo esclamare con san Paolo, come é santo il tempio di Dio che siamo noi, come noi siamo meravigliosi agli occhi di Dio!
Noi siamo turbati dal peccato. Noi siamo sconvolti dalle conseguenze del peccato, ma il nostro corpo é qualche cosa di stupendo, se ha richiesto la morte fisica del Figlio di Dio fatto uomo, per entrare nella gloria dei cieli, nella realtà del paradiso.
Miei cari, come dobbiamo vedere con l’occhio di Dio il nostro corpo e il corpo degli altri! Come dobbiamo comportarci sotto lo sguardo di Dio nei confronti della nostra persona e della persona degli altri! Come dobbiamo rifarci allo sguardo di Dio, ma soprattutto alla sua grazia, per avere la forza di essere santi e immacolati al suo cospetto.
Così noi, che onoriamo Maria santissima assunta in cielo con anima e corpo ci avviamo sulla stessa strada, per raggiungere la nostra madre, colei che é preoccupata della sorte di tutti i suoi figli che abitano su questa terra, colei che ci attende con la preoccupazione e l’amore di madre e con la potenza di intercessione di madre del salvatore.
Pensiamo a questo, oggi, mentre ci rallegriamo che Maria é stata assunta in cielo.
OM 316 Assunta 70 – Duomo – Festa dell’Assunzione- 15-8-70