agli studenti convenuti in S. Andrea per commemorare Martin Luther King
Carissimi figlioli e fratelli, si può dire che stasera siete una folla. In mezzo a questa folla é passato Gesù vivo e vero.
Non dobbiamo dire che é passato Gesù come passava in mezzo alle folle della Palestina, ma lo stesso Gesù che é passato in mezzo a noi in un modo diverso, e non perché gli occhi non hanno visto la sua persona, ma perché é passato nella pienezza del suo essere e della sua missione, che si é compiuta quando é morto in croce per noi.
Gesù che é passato in mezzo a noi, é lo stesso Gesù che é morto in croce, ma vivo, vivente, portatore di vita nuova frutto della sua morte E Gesù ha detto: “Se il chicco di frumento non muore, non porta frutto”. Egli é morto e oggi vuole portare frutti.
Quale frutto? Venendo in mezzo a noi, incontrandosi con noi, facendosi nostro cibo e nostra bevanda vuole dare a ognuno di noi la grazia di essere come lui, il chicco di grano che muore per non restare inutile, per non vivere invano, per non seppellire i talenti, per non sciupare una esistenza. <br
> Gesù in mezzo a noi, oggi, questa sera, in qualunque momento in cui ci incontriamo con la sua presenza in ogni celebrazione della sua passione e morte che é la santa Eucaristia vuole trasformare ognuno di noi in un chicco di amore, cioè in una persona che ha capito il senso e il valore della propria esistenza, ed ha capito che il valore consiste nel dare se stesso, nell’impegnare se stesso per lo stesso motivo per cui Egli é morto, e per tutti quelli per i quali Egli é morto per amore del Padre.
Fa un certo contrasto stasera, entrando nella nostra basilica, il chiarore di tutti quei ceri che ardono davanti a sant’Antonio. Sono dei piccoli segni di fede, ma fanno contrasto con la presenza di Gesù vivo che vuole scendere nel nostro cuore e fare di noi delle candele ardenti che bruciano di amore per Dio e per i propri fratelli.
Miei cari, viviamo in giorni nei quali é decisamente necessario intendere il senso dei nostri gesti religiosi. Se ci raccogliamo intorno all’Eucaristia, se ci raccogliamo intorno a Gesù che ha dato tutto se stesso per noi non possiamo rimanere nel nostro egoismo.
Il mondo é turbato, il mondo é sconvolto dalla violenza, ma oso dire che il mondo é tanto consolante e porta in se tanti motivi di speranza, perché Gesù che nutre della sua parola e della sua carne quelli che credono in Lui, produce i Kennedy e i Luther king.
Non dobbiamo allarmarci per la violenza. Dobbiamo ammirare chi dona tutto se stesso per i propri fratelli.
La presenza di Gesù in mezzo a noi ha questo significato.
L’Eucaristia nei nostri cuori vuole produrre questi effetti e la grazia che dobbiamo chiedere a nostro Signore Gesù Cristo, anche per intercessione di Sant’ Antonio, é questa: essere capaci di uscire dal nostro egoismo per metterci pienamente a disposizione della volontà del Padre per la salvezza dei nostri fratelli col dono incondizionato di tutto noi stessi.
Comprendiamo la presenza di Gesù. Cerchiamo di intendere in quale modo egli é passato in mezzo a noi stasera e come vuole venire in ciascheduno di noi per essere un seme che germoglia e dà frutti.
Dalla rivista diocesana
Celebrazione studentesca in S. Andrea in memoria di Martin Luther King
Un’imponente e significativa manifestazione studentesca in memoria del Pastore negro M. Luther King, si è svolta a Mantova, il giorno 10 Aprile. L’iniziativa, partita dall’lstituto Magistrale “Isabella d’ Este”, grazie anche alla sensibile collaborazione dei Presidi e del Corpo insegnante ha trovato pronta e spontanea adesione da parte di tutti gli istituti scolastici cittadini.
Le vie di Mantova sono state come invase da foltissime schiere di giovani, che sono sfilati in silenzio e con esemplare compostezza, portando cartelli che condannavano la violenza e ricordavano il leader dell’integrazione razziale in America, inneggiando alla fraternità tra tutti gli uomini.
Entrati nel tempio, gli studenti hanno partecipato alla Messa, celebrata dal Vescovo, durante la quale alunni dell’ Istituto magistrale già nominato hanno eseguito canti ” spirituals ” negri contribuendo a creare un clima di profonda commozione ed intenso raccoglimento.
Al termine della Messa, Mons. Vescovo ha rivolto brevissime parole: ” Carissimi, raccolgo nel mio cuore tutti i sentimenti che in questo momento sono presenti nei vostri cuori. Cerchiamo di custodire il significato di questo avvenimento e di tradurlo nella nostra esistenza come impegno per l’edificazione di opere di pace e di amore”. Quindi il Pastore evangelico Dr. Guido Colucci ha tenuto un discorso commemorativo, che è stato molto apprezzato dai presenti al rito.
Manoscritto 394
1)Guidare la Messa secondo le indicazioni della nuova edizione di “L’assemblea alla Messa”
2) introdurre le varie parti con le didascalie del “Messale dell’Assemblea”
3)preghiera dei fedeli:
Fratelli carissimi preghiamo Dio che nel suo amore infinito ha voluto che ognuno di noi godesse del nome e della dignità di figlio suo, di accordarci la grazia di corrispondere alla nostra vocazione
Preghiamo dicendo: ascoltaci o Signore
+ Perché tutti gli uomini della terra riconoscano e rispettino la dignità e i diritti della persona umana
+ perché i credenti in Cristo abbiano coscienza della loro vocazione e vi corrispondano con ogni impegno
+ perché i governanti delle nazioni trovino le vie della pace nella giustizia e preparino condizioni di effettiva eguaglianza fra tutti i cittadini
+ perché noi qui presenti, riuniti nel nome di Cristo, siamo autentici operatori di pace, educandoci al rispetto e all’amore vicendevole
O Dio che non guardi il colore della faccia delle persone e hai preferenze per nessuno per mezzo del tuo figlio, nostra pace, diffondi nel cuore di tutti gli uomini il tuo spirito che ci renda capaci di amarci come fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen
dalla omelia OM 109 Venerdì 68
“Eppure giovedì alle undici S. Andrea era gremito di giovani, di quei “famigerati” studenti che fanno tanto parlare di sé.
Sono venuti qua spontaneamente per ascoltare una Messa perché erano stati colpiti dal fatto che un uomo era pronto tutti i giorni ad affrontare il momento fatale per lui facilmente prevedibile in cui l’odio lo avrebbe stroncato. Sono venuti qui per raccogliersi in preghiera, per capire il significato di questo avvenimento.
Noi sappiamo che la compagna di vita di questo uomo ha detto: Io e i miei figli lo sapevamo. Io e i miei figli d’ora in avanti vivremo dell’amore con cui egli ha amato i propri fratelli. E’ il messaggio della vita di un uomo custodito dalla sua donna e dai suoi figli.
Questo uomo credeva in Gesù Cristo ed é importante saperlo.
Questo uomo credeva nella forza del Vangelo ed é importante sottolinearlo.
Questo uomo credeva che Gesù Cristo é la forza viva che può portare l’amore tra gli uomini dal momento che é morto per amore.
OM 108 King 68 – Sant’Andrea, 10-4-1968, incontro con i giovani
anche OM 104.
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