Mons.Carlo Ferrari
nativo di Fresonara
fu a lungo direttore del Seminario
E’ morto a Verona, nella mattinata di martedì 1° dicembre u.s. S.E. Mons. Carlo Ferrari, Vescovo Emerito di Mantova. Era nativo di Fresonara. Aveva 82 anni.
I funerali si svolgeranno venerdì 4 c.m. alle ore 10 nella Cattedrale di Mantova ed a Mantova sarà la sepoltura.
La Diocesi sarà presente al rito funebre con una propria delegazione. Un pullman partirà da Tortona alle ore 6 di venerdì prossimo. I posti sono da prenotare.
Camminava a lunghi passi per le vie del Signore. E un giorno, I’incontrò. Lo guardò Gli sorrise. “Vieni, gli disse vieni anche tu”.
Entrò allora nel Seminario di Stazzano, e poi in quello di Tortona, e fu prete.
Curato ad Arquata Scrivia, Direttore Spirituale dei Chierici, Rettore del Convitto di Sacerdoti di ancora fragrante ordinazione, divenne Vescovo e fu mandato a reggere la Diocesi di Monopoli.
Era giovanissimo: soltanto 42 anni.
Si prese su, ed andò fin là in fondo.
Entrò in Cattedrale e nel cuore della sua gente.
E s’impose.
Espresse altre sue qualità a Mantova, dove giunse nel 1967.
Usò grande attenzione e riguardo nei confronti del Clero, cui donò i frutti dei suoi studi ed alcuni squisiti volumi.
Per i preti, istituì le settimane di aggiornamento, un’occasione preziosa e privilegiata per comunicare dottrina ed esperienza,
e per aprire nuove vie alla riflessione ed all’iniziativa pastorale.
E’ qui,in particolar modo, che dispiegò se stesso, ed è qui che uscì allo scoperto il suo pensiero.
Del resto, già al Concilio, dove aveva pronunciato due stringati ed applauditi interventi, s’era efficacemente rivelato ed aveva ottenuto riconoscimento.
Il suo vero profilo, tuttavia, si nota e ritrova precipuamente nella tonalità spirituale che lo timbrò, e poi gli diede una sfavillante illuminazione. Non so se dire che è stato “un uomo di Dio”, se con simile locuzione si intende alludere ad intrepide ascensioni verso le sommità. So che parlava frequentemente con Dio e che per questo sapeva ogni volta parlare di Dio con lieto stupore. Dio era sulla sua bocca com’era nella sua mente. Lui L’avvertiva presente, e Lo benediceva. E questo basta. Adesso chiudendo silenziosamente gli occhi, è volato in braccio al suo Dio. Lascia di se stesso un’immagine familiare e cara. Lascia un’eredità.
E’ spirato nella tarda mattinata di questo primo di dicembre. Aveva 82 anni, essendo nato a Fresonara nel 1910.
I funerali si svolgeranno venerdì, alle ore 10, nella Cattedrale di Mantova e Mantova ne custodirà la salma e la memoria. La “sua” Diocesi lo segnerà nell’albo degli eletti. E sarà accanto a lui, con il suo afflitto sentimento e con il suo anelito di speranza, a chiedergli conforto ed ispirazione. E sarà sempre il giorno della Nuova Alleanza.
Dal settimanale cattolico di Tortona “Il Detonino” 6 Dicembre 1992
editoriale: don Pier Giovanni Agnes