Sentimenti di gioia e di riconoscenza
di Maria Santissima
per le meraviglie che Dio ha compiuto
Miei cari, questa sera venendo in chiesa ci incontriamo con Maria Santissima la quale attraverso le parole della liturgia ci dice i suoi sentimenti di gioia, di riconoscenza per le meraviglie che Dio ha compiuto in lei.
La Messa di oggi incomincia con queste parole poste sulla bocca di Maria Santissima:
esulto e gioisco nel Signore, l’anima mia si allieta nel signore perché mi ha rivestito di vesti di salvezza, mi ha ricoperta di un manto di santità, come di gioielli si adorna la sposa” ( Is 61,10)
E’ interessante, ci deve fare riflettere questa affermazione di Maria, oggetto della predilezione di Dio nella quale si compie l’opera di salvezza e la situazione di Eva l’altra donna di cui parla la parola di Dio, sempre in questa Messa in onore dell’immacolato concepimento di Maria Santissima. Maria è rivestita di splendide vesti, come una sposa è adorna per il proprio sposo. Eva si nasconde per la vergogna di trovarsi nuda davanti al proprio sposo. Sono pensieri forti e sono realtà forti che ci debbono indurre a capire la nostra condizione di fronte a Dio.
Il peccato ci spoglia, il peccato ci impoverisce, il peccato ci domina, il peccato ci rende meno uomini e meno donne.
Iddio nel suo grande amore, quando può realizzare in noi la salvezza, ci adorna, ci arricchisce, fa scendere con profusione i suoi doni nella nostra persona, che acquista una dignità nuova, una dignità impensata, una dignità che compete ai figli di Dio, ai figli di Colui che ha creato il cielo e la terra, di Colui che é al di sopra, al di sotto, e al di dentro di tutto ciò che esiste, come principio creatore di tutto l’universo: < di tutto ciò che ci circonda e di tutto ciò che non possiamo vedere, toccare e pensare.
Notate che questa donna che si chiama Maria, cha da Dio é rivestita di vesti così splendide, esprime tutta la sua ricchezza in un atteggiamento, – descritto sempre con il linguaggio immaginoso della sacra scrittura – di donna piena di amore, nello slancio dell’amore, nella freschezza dell’amore, nella ricchezza dell’amore come conviene a una sposa preparata per il proprio sposo. Ecco l’immagine di Maria Santissima. Ecco il mistero che noi celebriamo oggi nella sua persona. Non é un mistero, una immagine lontana dalla realtà, anzi, queste poche parole dicono molto lontanamente la realtà vera che vogliono descrivere.
Questa grande realtà, ciò che Dio compie in questa creatura, è contenuta, non in una persona astratta frutto di immaginazione ma, in una persona storica della nostra stirpe, in una persona come noi, in una persona che si chiama Maria, che é la ragazza di Nazareth, povera ma fatta oggetto della predilezione di Dio, che condurrà una vita normale, nascosta, faticosa, dura, dolorosa, molto di più di quanto lo sia la nostra, eppure dentro di se porta il mistero di tutte le meraviglie che Dio ha compiuto.
La Madonna é la nostra madre. La Madonna é il frutto della redenzione compiuta da nostro Signore Gesù Cristo. La Madonna é la espressione perfetta della salvezza che Dio compie nelle nostre persone.
Quale contrasto passa, stasera, sotto i portici della nostra città e poi entra in chiesa! Là si vede ciò che il mondo ha saputo fare a favore degli uomini. Il mondo della politica, della economia, della scienza e della tecnica ha riempito le vetrine delle nostre strade, davanti alle quali sostano abbagliati i piccoli, i giovani e anche i non giovani e tutti cercano qualche cosa da portare nella loro casa come espressione di un sentimento di bontà verso gli altri o come espressione di vanità per se stessi, per adornare la loro persona.
Nelle vetrine ci sono anche dei manichini. Quelle immagini di plastica, siano uomini o donne, che sono lì vestite dei nuovi indumenti che la moda propone, si possono, a volte, accostare alle persone che guardano a quelle figure immobili, guardate per ciò che indossano! Non so se ho reso il mio pensiero. Forse molte persone che vestono gli abiti più attraenti, che sfoggiano l’ultima moda, “dentro” non hanno niente; “dentro” nella loro mente c’é la povertà dei pensieri, nel loro cuore c’é la instabilità dei sentimenti, nel loro animo c’é la povertà – forse più squallida- di ciò che deve arricchire, rendere grande una persona. Forse c’é soltanto l’esteriorità e non c’é niente di interiore;
Miei cari, se noi siamo in chiesa dobbiamo esserci con la curiosità, l’avidità, il desiderio – infinitamente più grande di quelli che animano coloro che stanno davanti alle vetrine – , per ammirare ciò che Dio prepara e non quello che preparano gli uomini, ciò che Dio prepara per la bellezza, per lo splendore,per la ricchezza tutta interiore e intima della nostra persona, per la ricchezza e la solidità dei nostri pensieri, per la delicatezza e la costanza dei nostri sentimenti, per la varietà dei doni che deve animare tutto il nostro spirito di ciò che é dignitoso e grande.
Ecco noi siamo dinanzi a due proposte: la proposta del mondo che rischia di rivestirci esteriormente e di impoverirci interiormente, e la proposta di Dio che é molto indifferente al vestito ma che é molto preoccupata di ciò che “siamo”, di ciò che realmente vale e conta in noi. Se siamo in chiesa dobbiamo esserci per questo motivo: per acquistare qualche cosa di Dio, per assicurarci qualche cosa di Dio, per fare nostro quello che Dio ci propone di grande e di bello, di reale e di concreto per tutti noi nel suo amore infinito.
Parlavo degli uomini della politica, della economia , della scienza e della tecnica che pure possono essere i benemeriti della umanità ma ci sono i pericoli a cui ho accennato. Ne ho accennato soltanto alcuni. Ci vogliono altri uomini che ci assicurino i beni di Dio. Questi uomini sono i ministri della grazia di Dio, delle meraviglie che Dio prepara per ognuno di noi. Questi uomini che sono i dispensatori della grazia di Dio sono i sacerdoti che mantengono attuale, vivo, efficace, ciò che Dio vuole compiere nelle nostre persone a somiglianza di ciò che ha compiuto in Maria Santissima.
Oggi é la giornata delle vocazioni del nostro seminario. Il nostro interesse deve puntare su questa istituzione che prepara “questi altri uomini” i quali, anche se sono e devono essere preoccupati del pane e della casa e del vestito dei loro fratelli, sono soprattutto preoccupati di ciò che rende autentica ogni persona, e valida ogni esistenza, e ricca ogni vita per il presente e per il futuro. Cosa sarebbe l’umanità senza il ministero dei sacerdoti? Come sarebbe una comunità umana senza la presenza del ministero del Vangelo, del ministero della Grazia di Dio, del ministero dell’Amore di Dio?
Ora, noi dobbiamo essere preoccupati perché il Signore non ci lasci mancare questi uomini che non costruiscono il mondo, la grandezza del mondo, la forza del mondo, ma che costruiscono l’uomo, la statura dell’uomo, l’uomo consistente veramente libero, veramente capace di essere se stesso, veramente capace di inserirsi nel mondo come signore e padrone e non come schivo delle cose.
Perciò siete tutti invitati , sì, a dare la vostra offerta materiale, ma molto sinceramente siete invitati a pregare, perché il Signore ci usi la misericordia di non abbandonare la umanità in balia di se stessa, in balia degli uomini senza Dio, in balia degli uomini che prescindono da Dio, in balia degli uomini che presumono di costruire il mondo senza l’aiuto di Dio.
Noi dobbiamo pregare che la misericordia del Signore ci assicuri sempre la presenza di coloro che Gesù Cristo ha mandato nel mondo perché predichino il suo Vangelo, perché distribuiscano la sua Grazia, perché rendano possibile tra noi quel “sentimento” grande, ineffabile che ha reso Maria Santissima la più grande della creature, perché nel suo cuore, come frutto della grazia di Dio, come frutto della assenza del peccato, c’é veramente l’amore più grande che si possa concepire.
E noi saremo grandi se per la grazia di Dio che ci libera dal peccato, trionferà questo sentimento veramente umano e possibile che è l’amore, che è la capacità di volere bene al nostro creatore e a tutti i nostri fratelli.
OM 340 Immacolata 70