Veglia pasquale 2-3 aprile 1983 in S. Andrea
Accogliamo nella nostra assemblea i due piccoli fratelli che tra poco riceveranno il battesimo: Luca e Pietro.
Carissimi, questa sera siamo stati condotti dalla Chiesa a leggere dei “segni”: il segno di nostro Signore Gesù Cristo nel cero pasquale, nella storia della salvezza, nei simboli dei sacramenti della salvezza, in particolare del Battesimo.
Che cosa avviene in questa fonte che io sto per consacrare, che io sto per benedire? -Avviene una immersione e avviene una risurrezione. – E’ la immersione in Cristo ed é la risurrezione con Cristo. – E’ la immersione nel sepolcro che copre definitivamente il peccato ed é la risurrezione con Cristo per vivere eternamente con Dio.
Ma Cristo, questa notte e sempre, siamo noi. Le membra di cui Cristo é capo siamo noi e, questi teneri virgulti Luca e Pietro, saranno inseriti nel tronco nodoso che siamo noi, e sono destinati a rinvigorirci. Noi siamo un tronco nodoso per gli anni, per le vicende, soprattutto per i segni che il peccato ha impresso su questo tronco e per le rimarginature che si sono compiute, attraverso il tempo, per l’azione della grazia. Noi siamo un tronco vecchio e, un tronco vecchio può ringiovanire unicamente quando gli si inserisce un germoglio nuovo, un germoglio tenero. E’ quello che avverrà tra poco quando questi due nostri fratelli saranno battezzati nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Sapete, ed é anche un fenomeno naturale che, se su un tronco vecchio si inserisce un innesto nuovo, il tronco germoglia, emette più linfa, riprende vigore, diventa più forte ed esprime la sua forza nei frutti che porterà. Così é nella natura. Così é della Chiesa.
Miei cari fratelli, io non voglio turbare l’atmosfera religiosa pasquale che circola in mezzo a noi, ma non posso non ricordare quello che avviene nel mondo. Siamo condannati ad invecchiare. Diminuiscono sempre di più le speranze di ringiovanire. La vita si spegne prima che venga alla luce. Si rifiuta la vita per egoismo. La vita non é più un dono, ma é un peso perché il nostro tempo, il nostro interesse, il nostro cuore sono per le cose e non per le persone. Questo importa: la casa, macchina, gli apparecchi di tutti i generi, il benessere economico esagerato. Non importa la vita e non importano le persone.
Ormai questo discorso voi lo avete capito, e allora, tutti dinnanzi a questo sacro fonte, formiamoci una coscienza chiaramente cristiana che é la coscienza della vita. Cristo é morto in croce per donarci una vita nuova, per donarci la pienezza della via. Ricordiamolo.
(in questo punto uno dei battezzandi fa sentire la sua voce: strilla. Il vescovo si interrompe un attimo e poi prosegue) E’ Luca che reclama e allora andiamo avanti con il rito del battesimo. Riflettete su quello che vi ho detto.
OM 650 Veglia 83
Veglia pasquale 2-3 aprile 1983