I soggetti delle opere e delle parole che costituiscono la vicenda della divina Rivelazione sono persone chiaramente definite. Si può dire, con la povertà del linguaggio umano, che è la Persona dei Padre che ha l’iniziativa, la Persona dei Figlio che esegue il disegno del Padre e la Persona dello Spirito Santo che porta a compimento il disegno del Padre eseguito dal Figlio.
Il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo sono talmente partecipi di un’unica potenza, di un unico amore, di un’unica tenerezza da essere un Dio solo. Per esprimere in qualche modo la dinamica della divina Rivelazione, non è “Uno” che diventa “Tre”, ma “Tre” che sono “Uno”. Questi “Tre” sono infinitamente distinti e nello stesso tempo infinitamente uniti. La divina Rivelazione culmina nello splendore del Figlio, Verbo fatto carne, tutto riferito al Padre, che con il Padre manda lo Spirito Santo.
La vicenda della divina Rivelazione ha come fine la persona umana: le opere e le parole dei Padre e del Figlio e dello Spirito Santo sono totalmente orientate e concretizzate nella persona umana; questa non si può definire con dei concetti, come ha fatto una certa teologia, perché si tratta di un essere che ha un suo riferimento essenziale ed esistenziale con le Divine Persone. La visione trinitaria del cristianesimo e la definizione personale del cristiano sono realtà indicibili che suscitano stupore, adorazione, rendimento di grazia, pentimento, gioia e glorificazione. Ho fiducia che lo sviluppo dei singoli temi confermerà questa affermazione.
La fede mi dà la certezza che io sono al centro della potenza, della sapienza e dell’amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Io sono introdotto in modo vitale in quell’evento insondabile che è la divina Trinità. La divina Trinità, è bene ripeterlo, non è una Entità statica, ma è costituita da un dinamismo onnipotente e infinito che trabocca mirabilmente nella creazione e piú mirabilmente ancora nella Redenzione. Questo dinamismo sta al centro della storia della divina Rivelazione.
Per chi crede, la creazione è l’ambito in cui si manifesta la potenza, la sapienza, la bontà e la bellezza del Dio trinitario. La potenza nascosta nell’universo è incontenibile: si pensi alla forza misteriosa racchiusa nella piú piccola particella della materia, l’atomo, dotato di una quantità di energia spaventosa e, d’altro lato, si pensi all’universo cosmico, il quale è tutto un dispiegamento di attrazioni e ripulsioni smisurate. La sapienza, che presiede al segreto e all’armonia di tutte le creature, è conosciuta a un livello elementare nonostante i portentosi progressi della scienza e della tecnica dell’uomo moderno. La bontà è una specie di simpatia che tiene unito l’universo, dalla piú piccola particella della materia al cuore della natura umana. La bellezza è un elemento sul quale non si insiste sufficientemente e che costituisce il fondamento dello splendore di tutto il creato, destinato ad alimentare lo stupore e la gioia della persona umana.
Una esistenza senza stupore e senza gioia è piatta e insignificante. Si pensi alla differenza delle capacità percettive di una persona che ha l’abitudine di incantarsi davanti alla visione di un cielo stellato, alle profondità del silenzio, allo spettacolo di un prato, di un bosco e di un fiore, alla dolcezza commovente degli occhi di un bambino, da quella di una persona soffocata dall’asfalto e dal cemento, ossessionata dal fracasso e colpita dalla luce e dai colori artificiali. Al vertice della bellezza sta la persona umana: il bello ha ragione di essere in quanto è percepito dall’uomo e questa percezione non sarebbe possibile se in lui non ci fosse una sintonia e una simpatia con la Bellezza.
Queste affermazioni sono destinate a suscitare delle problematiche, e il discorso si farebbe lungo: non si dimentichino le conseguenze del peccato e di una certa educazione moralistica che ha influito negativamente su una visione serena della bellezza umana.
La potenza, la sapienza, l’amore, la tenerezza e la bellezza del Dio della Rivelazione, traboccano ancora piú mirabilmente nel mondo della Grazia. Qui entriamo piú specificamente nella storia che è il cristianesimo, e la nostra attenzione è tutta incentrata sui protagonisti di questa storia. Siamo cosí nel cuore del nostro tema. Per uno svolgimento piú adeguato scelgo di parlare distintamente delle Divine Persone, riservandomi di parlare in altri momenti della persona umana.