Oasi San Giovanni Battista a Fasano di Puglia
Temi cristiani ritrovati
Il dono dello Spirito
24 febbraio – 10 marzo 1989
Gesù ad un certo punto del suo insegnamento dice:«Ho ancora molte cose da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera» (Giov 16,12-13). Di fronte ai molti credenti e praticanti che rischiano, per questi ed altri problemi, di separarsi dalla chiesa, chi, anche di noi, osa annunciare: Se volete essere così… se volete vivere secondo il Vangelo, guardate che da soli non ce la farete, ma presso Dio tutto è possibile? Quando diciamo alla nostra gente che il nostro Dio è il Dio dell’impossibile?; Quando la invitiamo a rivolgersi lassù per chiedere questo dono? Gesù dice: «Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto piú il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliene domandano!» (Mt 7,9-11). Chiedere questo dono, chiedere questa capacità di capire e di vivere è già grazia di Dio. Nel Vangelo leggiamo che “nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,27).
Perché?
Sin dal tempo dei Profeti, Dio assicura: «Vi darò il mio Spirito». Questa è la potenza e la capacità che egli dona. «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne» (Ez 36,25-26). Questa era la promessa. Ma il Padre, per mezzo del Figlio, ha compiuto questa promessa: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza» (Gv 15,26-27).
La storia è storia. Certamente i discepoli, e gli apostoli in particolare, che sono stati alla scuola di Gesù, hanno udito tutte le sue belle parole, sono stati testimoni dei suoi miracoli, sono stati quasi forzati ad essere testimoni della sua risurrezione. Ma hanno capito poco o niente. Di fatto quando Gesù sta per ritornare al Padre, qualcuno gli dice:«Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno d’Israele?» (At 1,6); «Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele…» (Lc 24,21). Non capiscono che il regno di Dio, o il regno dei cieli, che Gesù è venuto a portare in terra, non è un regno di questo mondo.
Sappiamo tutti: viene lo Spirito e diventano “altri”. Da paurosi diventano coraggiosi; da incerti, insicuri, dubbiosi, sbandati li vediamo liberi e sicuri su tutte le piazze e i crocicchi ed entusiasti annunciano che quel Nazareno, messo a morte pochi giorni prima è risuscitato. E dicono: «Ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi» (1 Gv 1,13). E da quel momento incomincia la sua corsa e si diffonde in tutto il mondo la buona novella che Dio è nostro Padre, che Gesù è il Figlio del Padre, che lo Spirito promesso è dentro di noi.
ST 394 Temi cristiani 89 – 05
Continua col numero 6 – “La Dei Verbum”
24 febbraio – 10 marzo 1989
Dialogo con sacerdoti pugliesi all’Oasi S.Giovanni Battista, durante la convalescenza del vescovo.
Suor Luisa ha scritto dal registratore le risposte del vescovo in questo incontro settimanale, quasi un quaresimale tra amici, organizzato da don Salvatore Carbonara. Gli incontri sono stati chiusi con la cena “delle erbe amare”.
Don Salvatore è mancato improvvisamnte nel 1990 il mercoledì della settimana santa.