8 Dicembre 1968 giornata per il seminario in Sant’ Andrea
Oggi al centro della nostra preghiera comunitaria ci sono due motivi. Uno di questi motivi interessa la chiesa universale, l’altro interessa la nostra chiesa locale, vera chiesa di nostro Signore Gesù Cristo in comunione con tutte le chiese del mondo. Il mistero di Maria santissima concepita senza peccato é il primo motivo, la giornata per il seminario è il secondo motivo. Non sono due motivi che si possono semplicemente accostare. Cercheremo di comprendere come siano due motivi naturalmente unitari, in certo qual senso interdipendenti: non può stare l’uno senza l’altro anche se uno ha motivo di mezzo e l’altro invece ha motivo di fine.
Maria santissima concepita senza peccato.
Che cosa dobbiamo dire e pensare, e credere di questo mistero? E’ un dogma, si dice, ma il dogma non é una verità astratta, talmente spersonalizzata da diventare quasi una cosa, mentre Maria è una persona, è una creatura umana, è una creatura che fa parte della nostra famiglia, è una persona vissuta storicamente e vivente nella realtà del mistero cristiano.
Maria santissima è una creatura singolare, perché le Divine Persone hanno voluto associarla in un rapporto unico con loro, perché diventasse anche lei partecipe dell’opera di Dio, il quale porta a compimento la creazione per mezzo della salvezza dell’uomo.
In questa creatura Iddio ha voluto dimostrare la straordinaria potenza della forza della sua grazia. Cioè, quando Egli, nella sua Sapienza infinita e nel suo amore infinito per gli uomini, ha voluto salvare gli uomini, li ha resi partecipi della sua natura, li ha introdotti nella comunione di vita con se. Maria é all’apice di questo disegno divino.
Questo significa che Maria é concepita senza peccato: essere nella possibilità in cui l’ ha posta Iddio di realizzare pienamente i suoi rapporti con Dio stesso, come creatura di Dio, come figlia del Padre, come creatura incorporata in un modo unico a Gesù Cristo Figlio di Dio, che proprio nella sua persona diventerà uomo, come creatura in cui lo Spirito Santo, l’amore infinito e personale di Dio, trova la sua prima dimora stabile in mezzo agli uomini e opera quell’arricchimento di saggezza, di forza, di amore unico in tutta la creazione.
Questo accade perché il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo introducono Maria santissima in una partecipazione misteriosa della loro vita e della loro esistenza che non conosce interruzione e ha inizio col suo concepimento. Maria è così, perché in lei non c’è peccato, perché si trova in questi rapporti con Dio e di conseguenza, si trova in rapporti perfetti con le creature umane, con gli uomini.
La pienezza della grazia in lei, e conseguentemente l’assenza del peccato, fa di lei una creatura singolare aperta a tutti i suoi fratelli, a tutte le creature, a tutta la creazione in un equilibrio perfetto per un’assenza assoluta di egoismo o di ricerca di se stessa, e per un atteggiamento, inconcepibile per noi, di disponibilità incondizionata per gli altri.
Tutto questo, in Maria santissima, ha la sua sorgente nel fatto di essere preservata dal peccato, Tutto questo avrà la sua attuazione quando Maria accetterà il piano di Dio, di fare di lei la madre del Salvatore. E’ introdotta in una relazione personale e unica con il Figlio di Dio e conseguentemente con le divine Persone, ed è introdotta in una relazione singolarissima con tutti gli uomini.
Non c’è relazione umana più forte, più piena di quella di una madre per i figli: è una relazione più profonda, più radicale di quella del padre stesso. Maria santissima, l’Immacolata, è una persona concreta, destinata per la pienezza di grazia, a quella missione unica cui è stata eletta da Dio: diventerà la madre degli uomini per una generazione soprannaturale degli uomini, che si compie attraverso la maternità dolorosa, che si consuma sul calvario.
Ecco miei cari, il mistero del concepimento immacolato di Maria santissima è un fatto di relazione personale con Dio e con gli uomini, è un fatto che interessa i rapporti personali di amore con Dio e con gli uomini, è il frutto più alto, più pieno della nostra salvezza, è il frutto cui noi tutti siamo chiamati a partecipare.
Noi abbiamo un’autentica parentela con Maria santissima, non solo per il fatto che è una creatura umana come noi, ma perché è santificata: è resa così capace di rapporti pieni con Dio e con gli uomini dalla grazia di Dio, da quell’unica grazia di Dio a cui noi anche partecipiamo, attraverso il battesimo e tutti i mezzi disposti da nostro Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio e figlio di Maria, perché possiamo raggiungere la nostra salvezza.
E la nostra salvezza è la possibilità di essere persone, cioè di essere creature che realizzano se stesse, creature capaci di attuare il meglio di se stesse, creature che conoscono l’amore per il loro Dio Padre Figlio Spirito Santo e l’amore per i loro fratelli e sorelle. Questa è la nostra salvezza, qui sulla terra e che avrà il suo compimento in cielo: rapporti di amore con Dio e con gli uomini.
Rapporti con Dio e con gli uomini, ma, donde viene a noi questa capacità? Viene a noi, questa capacità di essere in rapporti pieni di amore con Dio e con gli uomini, dalla scienza, dalla tecnica, dal benessere economico, da qualche ideologia? Viene dagli uomini?
Non viene dagli uomini questa possibilità di essere in buoni rapporti con i nostri fratelli e con Dio. Viene soltanto da Dio e questa, ripeto, è la salvezza che ci propone Iddio, che ci offre Dio, che Dio opera per noi e in noi come l’ ha operata nella più perfetta tra le creature, Maria Immacolata.
Secondo motivo della nostra celebrazione è la giornata per il seminario. Storicamente, attualmente, ai tempi nostri, ai tempi della chiesa, da dove ci vengono la grazia che ha santificato Maria e la forza per realizzare quei rapporti pieni, che prendono veramente tutta la persona, che sono rapporti di conoscenza e di amore verso Dio e verso gli uomini? Ci viene dal ministero stabilito da nostro Signore Gesù Cristo. Ci viene dal sacerdozio ministeriale.
Lo stesso Dio, che ha eletto e santificato Maria, lo stesso Iddio che ha fatto Maria madre del nostro Salvatore, per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo, ha stabilito in mezzo all’umanità il ministero sacerdotale: un’istituzione portatrice di vita soprannaturale, cioè, portatrice di capacità di essere in buoni rapporti con Dio e con gli uomini, garantita e resa efficace dalla sua parola.
La figura del sacerdote può anche essere discussa in alcune occasioni e in qualche episodio, a volte può anche presentarsi sotto aspetti sconcertanti, ma al di là di tutto quello che voi vedete, udite, pensate, c’è il pensiero di nostro Signore Gesù Cristo, che gli uomini santifica, che gli uomini salva, che agli uomini comunica la sua vita, che agli uomini dà la capacità di essere uomini attraverso il sacerdozio ministeriale. Da dove viene il sacerdozio ministeriale? Come grazia viene da Dio, ma come corrispondenza a questa grazia, a questo disegno, a questa volontà di Dio, viene dagli uomini: gli uomini che si fanno preti.
Gli uomini che diventano preti vengono da casa vostra, sono scelti tra i vostri figlioli, tra i vostri fratelli. Non é soltanto un problema del vescovo quello delle vocazioni ecclesiastiche, della preparazione dei futuri sacerdoti e dell’efficienza del sacerdote, ma è un problema che interessa tutti. Tutti noi abbiamo bisogno di essere evangelizzati, tutti noi abbiamo bisogno di essere salvati dalla grazia, tutti noi abbiamo bisogno del perdono e della misericordia del Signore garantite dal sacerdozio ministeriale, tutti noi abbiamo bisogno che sia comunicata alle nostre intelligenze la verità del vangelo di nostro Signore Gesù Cristo, tutti noi abbiamo bisogno di forti richiami sui valori fondamentali dell’esistenza – che tanto facilmente abbandoniamo -, che ci pongano nuovamente sul cammino buono segnato da nostro Signore Gesù Cristo
Capite allora che il problema del seminario, è un problema di tutti Se il sacerdote – mi esprimo in un modo banale – è un prodotto di consumo di cui tutti abbiamo bisogno, dobbiamo essere tutti impegnati alla produzione di questo bene essenziale per la nostra esistenza, al fine non di stare bene solo socialmente ed economicamente ma di stare bene spiritualmente, al fine di corrispondere alla nostra esigenza di essere noi stessi.
Direte: che cosa dobbiamo fare?
Intanto vi direi, che le vostre comunità non siano delle comunità che addormentano il sacerdote, ma siano delle comunità esigenti che chiedono il vangelo integrale di nostro Signore Gesù Cristo, che non chiedano semplicemente di essere in grazia di Dio ma di viverla pienamente la grazia di Dio nel suo frutto naturale che è quello dell’amore per Dio e nell’amore per i propri fratelli. Non spegnete le vocazioni.
Un’inchiesta fatta in mezzo ai vostri giovani dice che il 20% dei nostri giovani, in un momento della loro esistenza giovanile, hanno avuto il pensiero di farsi sacerdote, poi la così detta società, e soprattutto la famiglia, consciamente o inconsciamente, ha spento questa scintilla che Iddio aveva acceso nel cuore dei nostri ragazzi. Quale responsabilità! Sarà per il tuo egoismo di padre o di madre che tanti non avranno la luce del vangelo, non avranno la grazia del conforto dell’amore di nostro Signore Gesù Cristo?
Preghiamo perché Gesù Cristo mandi operai nella sua vigna e non preghiamo soltanto oggi, perché ci sia il sacerdote. Quando ci sono problemi per la nostra esistenza ricordiamo che la conclusione fondamentale è quella che ci viene da Cristo salvatore, operante in mezzo agli uomini per mezzo del sacerdote.
Poi ci vogliono anche gli aiuti economici per preparare questi giovani i quali hanno bisogno di molte cose oltre ai libri. Ripeto quella frase banale: se il sacerdote é quel bene di consumo di cui tutti abbiamo bisogno, di cui tutti godiamo, perché dobbiamo cercare l’elemosina per il seminario? Si va a cercare l’elemosina per un’industria che produca beni di consumo materiale?
Siamo troppo abituati a guardare i beni di consumo materiale. I beni di cui abbiamo bisogno per il nostro spirito, quelli di cui abbiamo bisogno per essere uomini, non sono più importanti? Venga dalla vostra comprensione e dalla vostra sensibilità di credenti una risposta nel senso della grazia che ha santificato Maria santissima e che solo può salvare.
OM 179 Immacolata 68 – 8 Dicembre -Sant’ Andrea- giornata per il seminario