Castiglione delle Stiviere 11 maggio 1972 ore 16,30 – Ascensione – Cresima
Duomo di Castiglione delle Stiviere
Queste sono celebrazioni nelle quali si richiede un supplemento di pazienza e di attenzione. Di pazienza perché é una funzione prolungata – vedete che ci sono quasi 200 cresimandi – e di attenzione perché tutti naturalmente siete distratti. C’é chi non trova il posto e chi non trova la nipotina. Ci sono i papà e le mamme preoccupati per i loro figlioli perché abbiano il posto giusto e siano comodi. Ci sono anche i papà e le mamme che guardano i vestiti e fanno il confronto.
Sono piccole cose che rischiano di togliere la nostra attenzione dal motivo per cui siamo in chiesa. Sono piccole cose che rischiano di impoverire queste celebrazioni. Questo rito che compiamo insieme, se siamo capaci di intenderlo, é decisivo per la vita dei vostri bambini e delle vostre bambine ma anche per noi adulti.
Miei cari, se qui al mio posto ci fosse Gesù in persona, il Figlio di Dio che vi rivolge la sua parola, ritengo che tutti saremmo attenti per non perdere neppure una sillaba di ciò che egli dice. La parola che oggi vi rivolge il vescovo non é una parola sua. E’ la stessa parola di nostro Signore Gesù Cristo. E’ la potenza di nostro Signore Gesù Cristo che ci viene incontro per operare in ciascuno di noi quanto é necessario perché diventiamo sempre più conformi all’immagine che il Padre celeste ha concepito per ognuno di noi. Quindi, perché ognuno di noi realizzi se stesso, la sua persona, la sua vita.
Questo é il valore della Parola che, oggi, attraverso la chiesa, Gesù Cristo ci rivolge. Ed é una parola molto significativa quella con la quale la chiesa accompagna la liturgia del mistero della Ascensione di nostro Signore Gesù Cristo al cielo. Allora vi domando: vi interessa di più la Cresima dei vostri bambini e delle vostre bambine o che Gesù Cristo sia salito al cielo?
Riflettete.
Voi capite che, se Gesù Cristo, il Figlio di Dio: che é nato a Betlemme, che ha operato i miracoli durante la sua vita pubblica, che ha annunciato il vangelo al mondo, che é morto in croce ed é risuscitato, non fosse asceso al cielo, non ci avrebbe dato la garanzia, la sicurezza che la nostra vita non termina qui, ma che questa vita é soltanto l’inizio, la preparazione di una vita che non finisce più, di una vita tanto grande, tanto ricca e tanto bella che neppure possiamo immaginare. E’ decisivo che Gesù Cristo sia salito al cielo, come nostro fratello, come nostro capo andato avanti ad aprire una via, a preparare un posto.
Miei cari, oggi, noi dobbiamo stare molto attenti perché, si può acquistare una mentalità, un modo di concepire la vita che non é affatto cristiano. Ogni volta che parlo a Castiglione dico che la vita a Castiglione é enormemente migliorata ma presenta molti lati carenti e ha molte deficienze Però, se noi dovessimo rifarci a tutti i discorsi che per più di un mese abbiamo ascoltato – oramai é tutto passato quindi lo possiamo dire anche in chiesa – dovremmo sottolineare che tutti hanno promesso da domani in avanti un salario giusto per tutti, la scuola buona per tutti, la casa comoda per tutti, l’ospedale accogliente per tutti, ma che nessuno ha promesso – prendete le mie parole con intelligenza – che saranno chiusi i cancelli del cimitero.
Non hanno detto che gli uomini e le donne saranno più umani. Tutti hanno parlato di una vita più umana ma non hanno parlato di uomini e di donne più umane, nel senso di uomini e di donne che hanno un cuore più grande, una generosità più impegnata, un senso di dedizione per gli altri che fa dimenticare il proprio egoismo. Solo questo può rendere il mondo migliore.
Se gli uomini fossero capaci di preparare un paradiso in terra, questo sarebbe, comunque, un paradiso povero e meschino e lo sappiamo per esperienza. Se voi leggete o ascoltate, sapete che, dove si sono realizzate queste condizioni di vita sociale senza tenere conto della persona umana, nella vita della persona umana é aumentata la tristezza. Sapete che i vecchi sono messi al margine della vita sociale, sapete che si fa di tutto per tenere i figli lontani dalla famiglia, sapete che si promuovono leggi che sopprimono la vita di chi ha il diritto di entrare nel mondo. Questo è il paradiso che preparano gli uomini.
Io dico a chi ha responsabilità che deve senz’altro preoccuparsi perché le riforme diventino davvero realtà a favore di tutti, soprattutto a favore dei più deboli. Però a tutti dico: ricordate che la vita non termina su questa terra. A tutti dico ricordate che un uomo non può dare agli uomini quello che il cuore dell’uomo porta dentro di necessità di valori che sono a fondamento della persona umana: desideri di amore, di bontà, di libertà, di dignità. Ecco allora il discorso della ascensione di nostro Signore Gesù Cristo. Questa vita che senz’altro deve diventare giorno per giorno sempre di più una vita degna degli uomini, é una preparazione alla vita definitiva verso cui camminiamo e dobbiamo camminare.
Ma, come si fa a camminare verso questa vita, verso questo traguardo? Qui viene il discorso della Cresima dei vostri bambini e delle vostre bambine ma anche il discorso della nostra Cresima. Mi spiace che non siano state fatte tutte le letture prescritte. Ve le riassumo così: tutti i brani della parola di Dio,che sono disposti per la celebrazione del mistero della Ascensione al cielo di nostro Signore Gesù Cristo, sono dominati da una Presenza che non é la presenza di Gesù risuscitato, non é testimonianza sicura di Cristo che sale al cielo, ma è la presenza di un’Altro che deve venire.
Questo Altro che deve venire nel tempo che intercorre tra la Ascensione di Gesù Cristo in cielo e il suo ritorno, per raccoglierci ad uno ad uno e portarci con sé ad occupare il posto che ci ha preparato, é lo Spirito Santo.
Lo Spirito santo è Colui che ci deve mettere nella condizione di camminare sulla via tracciata da nostro Signore Gesù Cristo.
I momenti in cui siamo investiti dall’azione dello Spirito Santo sono il Battesimo e la cresima. Da questi momenti lo Spirito Santo si pone accanto a noi, diventa l’amico intimo della nostra vita più profonda, diventa la presenza di colui che ci salva nel nome di nostro Signore gesù Cristo, diventa colui che ci dà l’ispirazione, la forza di camminare veramente da cristiani, ossia per vivere la vita secondo il vangelo, per scegliere secondo le proposte del vangelo, per avere la forza di camminare sui passi inostro Signore Gesù Cristo, disceso dal cielo per diventare uno di noi, e risalito al Padre per prepararci un posto.
Allora la presenza dello Spirito Santo deve diventare viva, attuale, operante in ciascuno di noi per vivere veramente come cristiani. Non siamo cristiani soltanto perché veniamo in chiesa. Siamo cristiani perché lo Spirito Santo ci dà la mentalità del cristiano, ci guida perché i sentimenti che portiamo dentro di noi siano ispirati al dono supremo di nostro Signore Gesù Cristo.
OM 477 Castiglione delle Stiviere 72
Castiglione delle Stiviere,11 maggio-1972 ore 16,30 – Ascensione – Cresima