Grole 30 novembre 1969 1° Domenica d’avvento Consacrazione dell’altare
Carissimi, il nostro incontro avviene durante la celebrazione di una delle liturgie più belle, più significative e più espressive. Il nostro incontro avviene nell’ occasione della consacrazione del nuovo altare. Inoltre sono al centro della nostra attenzione i bambini e le bambine che stanno per ricevere la santa Cresima.
Qui veramente, il vescovo é in mezzo a voi nell’esercizio pieno e completo del suo ministero e vi porta i doni di Dio. Qui veramente il vescovo si presenta a voi e vi dice con l’apostolo Pietro, non ho né argento né oro da darvi ma ho il dono di Dio: il dono della sua grazia che depongo qui come una sorgente perenne, il dono della sua grazia che più abbondantemente scorrerà nella persona dei vostri piccoli che si accostano per ricevere lo Spirito Santo con i suoi doni.
Ho detto, pongo qui la sorgente della grazia di Dio, la sorgente dei doni di Dio ed é l’altare consacrato che non vale perché é di pietra solida e bella ma vale perché esprime qualche cosa, perché é un simbolo, perché é un segno, perché è un richiamo di una persona infinitamente grande, perché é il simbolo di Gesù Cristo in mezzo a noi. E’ il simbolo di Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo che viene nel mondo per salvare il mondo e non per condannarlo, e lo salva donando se stesso, quindi col suo amore, quell’amore che ha la misura estrema perchè dona la propria vita per coloro che ama.
Voi avete questo simbolo del Figlio di Dio fatto uomo che sarà sempre presente nel segno dell’altare ma che sarà soprattutto presente in quelle azioni che si compiono sull’Altare e che sono le celebrazioni liturgiche, azioni che si compiono per mettere a disposizione di ciascuno di voi che siete battezzati e credenti, i doni della redenzione, il dono del suo amore che è il dono per la nostra salvezza. Ciascheduno di voi, particolarmente durante la celebrazione della Messa, dovrà avere nel suo cuore una sicurezza che si esprime con queste parole: Gesù mi ama e si sacrifica per me, Gesù mi vuole bene e dona tutto se stesso per me. Sapete che il dono di Gesù diventa personale per ognuno di noi specialmente nel momento in cui ci accostiamo all’altare e riceviamo il suo Corpo e il suo Sangue nella santa Comunione.
Dunque, c’è la presenza di Gesù ma questa consacrazione noi l’abbiamo compiuta in una domenica particolare. E’ la prima domenica d’Avvento. E’ la prima domenica della vigilanza o dell’attesa di nostro Signore Gesù Cristo. Direte, ma se Gesù Cristo é già in mezzo a noi perché lo attendiamo? Gesù é in mezzo a noi con le mani aperte nell’atteggiamento dell’offerta di tutto se stesso ma, deve essere accolto da ognuno di noi, deve essere atteso e ricevuto da ognuno di noi. Questo tempo d’Avvento ci deve preparare ad accogliere nostro Signore Gesù Cristo.
Come si accoglie nostro Signore Gesù Cristo? Miei cari, brevissimamente, io mi rifaccio ai gesti che avete veduto durante la consacrazione dell’altare. Io ho fatto praticamente tre cose: ho asperso l’Altare con l’acqua santa, ho unto l’Altare con il sacro crisma e poi l’ ho profumato con l’incenso.
ho asperso l’Altare con l’acqua santa,
L’acqua é il segno della purificazione. Noi per accostarci a nostro Signore Gesù Cristo dobbiamo purificarci. Abbiamo già fatto insieme, secondo il nuovo rito della Messa, la confessione dei nostri peccati, un atto di penitenza ma, quest’atto non deve esserci solo nella celebrazione della Messa. Durante tutto il tempo d’avvento noi ci dobbiamo preparare ad una venuta più larga, più ampia di nostro Signore Gesù Cristo tenendo presente i nostri peccati, facendo penitenza e convertendoci giorno per giorno sempre di più verso il Signore. Convertirci vuole dire abbandonare quello che non piace a Dio e fare quello che piace a Dio.
Ho consacrato l’altare con il sacro crisma. Noi siamo tutti consacrati per il battesimo. Come sull’altare io ho fatto dei segni ed i segni sono stati impressi nella pietra, così c’é un segno nella nostra anima impresso dal battesimo. Il battesimo imprime il carattere, cioè il segno di Gesù. Noi siamo consacrati a lui per il segno della santa croce. La maggior parte di voi é anche consacrata per il carattere della Cresima. Voi piccoli sarete consacrati a Dio per il carattere della Cresima, un segno che non si cancellerà più.
Miei cari, si pensa poco alla nostra consacrazione a Dio. Non soltanto noi siamo creature di Dio ed egli é il nostro padrone e signore. Noi siamo le nuove creature di Dio, noi siamo stati acquistati, pagati, riscattati col sangue di nostro Signore Gesù Cristo, con la sua croce. Noi siamo nuove creature al prezzo del suo sacrificio. Siamo le creature nuove che sono i figli di Dio perché egli é morto per noi. Non é uno scherzo!
Apparteniamo, noi, veramente a Gesù Cristo? Qual é il segno della nostra appartenenza a lui? Sì,… quando siamo in grazia di Dio…
L’abbiamo sempre, miei cari, questa grazia di Dio? Siamo preoccupati di conservarla sempre? La valutiamo come si deve cioè, come il valore più prezioso della vita? Questa vita di Dio che é la grazia di Dio, la alimentiamo continuamene? Il tempo dell’attesa di nostro Signore Gesù Cristo é tutto questo. Prepariamoci alla sua grazia. Viviamo la sua grazia. Aumentiamo la sua grazia in noi per mezzo della preghiera e delle opere buone.
Ho profumato l’Altare con l’incenso. Qual é il profumo del cristiano? Le virtù sono il profumo del cristiano.
Qual é la più grande virtù della vita cristiana? E’ la carità. Il volere bene a Dio e il volere bene al prossimo, sono l’incenso gradito che sale a Dio.
Noi che ci prepariamo a ricevere nostro Signore Gesù Cristo, dobbiamo andargli incontro con il profumo delle nostre opere buone, in particolare con la virtù della carità, il sentimento che fa di tutti noi la famiglia dei figli di Dio che si vogliono veramente bene tra loro.
Voi cari cresimandi vi preparate in un modo del tutto particolare perché con la imposizione delle mani del vescovo voi sarete costituiti perfetti cristiani. Papà e mamme e voi tutti fedeli, questi bambini hanno la pretesa d’essere perfetti cristiani! ….. Sì, lo siete! I padrini e le madrine saranno perfetti cristiani come voi?
Voi capite la mia domanda. Questi piccoli, per essere perfetti cristiani, hanno bisogno del vostro aiuto e saranno perfetti cristiani come lo siete voi. Ecco allora che: l’impegno nei confronti di questi piccoli che saranno cresimati perfetti cristiani, è quello di mettere tutto il nostro impegno a togliere di mezzo a noi il peccato, con il pentimento, con la penitenza, con la volontà di rinnovare la grazia di Dio nelle nostre anime per mezzo della preghiera e dei sacramenti, è quello di mettere tutto il nostro impegno a diffondere intorno a noi il profumo della vita cristiana con la bontà del cuore, con sentimenti figliali verso Dio e con sentimenti fraterni verso tutti gli altri.
OM 257 Grole 69 – 30-11-69
ore 16 – 1° Domenica d’avvento -Consacrazione dell’altare