Domenica di agosto una delle ultme omelie registrate nel 1992
chiesa di san Rocco a Laureto di Fasano
Carissimi,
Questa parola del signore é molto impegnativa.
Gesù ci definisce “sale della terra e luce del mondo”.
Il sale nel cibo é qualche cosa di nascosto ma possiamo dire di vitale perché trasforma il cibo, gli dà sapore e lo rende mangiabile.
Un cibo senza sale é destinato alla ripugnanza.
Voi siete la luce del mondo.
La luce quando brilla non può essere nascosta ma illumina tutti quelli che ci circondano.
Gesù in altre parole vuole dire che non basta un cristianesimo anonimo, formale, che si accontenta dell’osservanza.
Ci vuole un cristianesimo vivo.
E il cristianesimo vivo, a ben pensarci, é Cristo in mezzo a noi, Cristo in ciascheduno di noi.
Veramente lui ci rende saporosi.
Veramente lui ci rende luminosi.
E’ la sua presenza in noi di Figlio di Dio fatto uomo che ci conduce verso il Padre attraverso la purificazione della croce, ci conduce verso i fratelli con la potenza della sua risurrezione.
Una persona può anche non parlare della sua fede, può anche non fare discorsi religiosi,
ma se porta in sé il mistero della presenza di Cristo é come il sale ed é come la luce.
Senza che se ne accorga, per la sola presenza,
per il suo essere nuovo di creatura trasformata da nostro Signore Gesù Cristo,
irradia una potenza,
irradia una grazia,
irradia una potenza di bontà che colpisce gli altri, li rende riflessivi, pensosi,
e dà loro la forza di trasformarsi e di avvicinarsi a nostro Signore Gesù Cristo
fino al momento in cui crederanno in lui.
Noi dunque dobbiamo coltivare la nostra fede, la nostra fiducia, la nostra sicurezza di essere dei portatori di nostro Signore Gesù Cristo vero sale della terra e vera luce del mondo.