Che cosa vuol dire essere veri seguaci
di Nostro Signore Gesù Cristo?
La mia presenza, questa mattina, ha un significato particolare. Ci sono i vostri bambini e le vostre bambine che attendono l’adempimento della parola del Signore. Noi siamo qui per rendere presente e compiere realmente ciò che Gesù ha detto e fatto.
Avete ascoltato dal brano di vangelo, che abbiamo appena terminato di leggere, che Gesù é alla vigilia di tornare in cielo e avverte i suoi, perché sappiano il motivo per cui ritorna in cielo e non si meraviglino.
Noi potremmo pensare che Gesù Cristo ritorna al Padre perché é partito dal Padre. E’ vero anche questo, ma c’é una ragione che interessa proprio ognuno di noi e particolarmente i vostri bambini e le vostre bambine che attendono di ricevere la cresima.
Gesù dice che deve ritornare al Padre perché possa venire un Altro: lo Spirito Santo che Egli manderà nel nome del Padre. Sarà Lui che ci farà intendere il mistero che è Gesù. Sarà Lui che ci farà intendere tutta la verità che é Gesù, il significato della sua persona, della sua missione e dell’opera da lui compiuta. Lo Spirito non solo ci fa intendere ma é Spirito di forza, di compimento, di realizzazione.
Osserviamo cosa é accaduto a Gesù.
Gesù raccoglie intorno a sé i discepoli. Dinnanzi ai loro occhi compie i miracoli più strepitosi. Il miracolo più grande lo fa quando, dopo essere morto e sepolto risorge e da’ la prova visibile e sicura di essere risorto dai morti, eppure gli apostoli che erano con lui non hanno inteso quello che voleva dire. Gli apostoli e i discepoli nel momento della prova lo rinnegano. C’é chi lo vende e chi fugge. Perché? Perché non era ancora compiuta l’opera della salvezza. Mancava qualche cosa.
Direte, ma come? Mancava ancora qualche cosa dopo che Gesù ,il Figlio di Dio, era morto in croce ed era risuscitato? Sì, tutta l’opera di nostro Signore Gesù Cristo non era ancora nostra, non ci apparteneva ancora e non ci sarebbe appartenuta fino a quando non sarebbe venuto lo Spirito, Colui che avrebbe compiuto in ognuno di noi, nell’intimo della nostra persona, ciò che Gesù Cristo aveva fatto per tutti. Questa è l’azione dello Spirito Santo.
Sappiamo che gli apostoli, dopo avere ricevuto lo Spirito Santo hanno capito nostro Signore Gesù Cristo, hanno avuto il coraggio di predicare e di testimoniare nostro Signore Gesù Cristo, hanno avuto la forza di dare la loro vita per nostro Signore Gesù Cristo. In altre parole: gli apostoli ricevono lo Spirito Santo e diventano cristiani autentici, cioè, veri seguaci di nostro Signore Gesù Cristo.
Che cosa vuole dire “veri seguaci di nostro Signore Gesù Cristo”? Vuole dire: essere persone che impostano la loro esistenza e si comportano abitualmente alla luce del vangelo di Gesù, e camminando sui suoi esempi, danno la prova di avere ricevuto una vita nuova che non viene dalla carne e dal sangue ma viene da Dio, danno la prova che sono vere le parole di nostro Signore Gesù Cristo quando dice che, chi crede in lui nasce dallo Spirito, nasce da Dio ed é Figlio di Dio.
Queste cose non sono successe soltanto per gli apostoli. Gesù Cristo é venuto per tutto il mondo e per tutti i tempi. Gesù Cristo è venuto – noi ne siamo certi- per ognuno di noi. Gesù Cristo è venuto per dare anche a noi il suo Spirito, cioè, il dono della presenza della Terza Persona della Santissima Trinità perché ci animi “da dentro” come ha animato nostro Signore Gesù Cristo, e produca in noi i sentimenti che sono di nostro Signore Gesù Cristo, e ci dia la capacità di comportarci come si é comportato nostro Signore Gesù Cristo, e ci dia soprattutto la grazia di amare il Padre come lo ha amato nostro Signore Gesù Cristo e ci dia la forza di amare i nostri fratelli come Gesù ha amato ognuno di noi.
Questo é il dono che nostro Signore Gesù Cristo vuole fare ai credenti in lui. Questo é il significato dell’avvenimento che si verifica questa mattina per i bambini e le bambine che mi presentate, perché io ripetendo il gesto di Gesù, e ripetendo il gesto degli apostoli, imponga loro le mani ed essi abbiano a ricevere lo Spirito Santo: lo Spirito di nostro Signore Gesù Cristo.
Nella circostanza della cresima dei nostri bambini dobbiamo prendere coscienza
di ciò che diciamo e di ciò che facciamo. Voi padrini e madrine, se il parroco vi ha ammesso a quest’ufficio é perché siete cresimati. Papa é mamme, sono certo che tutti voi siete cresimati. Allora io vi domando: – lo Spirito Santo che vi é stato dato nel giorno della vostra cresima ha significato qualche cosa per la vostra vita? -Significa ancora qualche cosa per la vostra vita? -Siete preoccupati di ascoltare la voce dello Spirito di Dio che é in voi, che cerca di ancorarvi allo spirito stesso di nostro Signore Gesù Cristo che é Spirito di pazienza, di umiltà di carità? -Che é Spirito di bontà, di disinteresse, di distacco, di donazione, di generosità?
Miei cari, siamo davanti alle bambine e ai bambini che mi avete portato perché ricevano la cresima, ma loro hanno bisogno di vedere in voi la cresima! Non hanno bisogno di vedere solo il vescovo. Hanno bisogno di vedere come sono le persone che sono animate dallo Spirito di nostro Signore Gesù Cristo, hanno bisogno di sentire accanto a loro dei veri cresimati.
Allora, queste sono le circostanze in cui noi dobbiamo entrare in noi stessi e pensare al nostro battesimo e alla nostra cresima, alla nostra comunione, alla nostra vita religiosa e chiederci: – io davanti a questi piccoli mi presento come un cristiano oppure essi mi possono giudicare diversamente? -mi presento come cristiano a parole e poi con i fatti mi contraddico? – non mi trovo, per caso, nell’atteggiamento di pretendere che i figli siano cristiani mentre io non lo sono?
Oserei dire che, il rito della cresima é una occasione che ha più importanza per gli adulti che per i bambini stessi che sono l’oggetto della solennità perché, se questi bambini non si sentiranno sostenuti dal vostro esempio, dal vostro stile di vita, ricorderanno la cresima soltanto come un giorno della loro vita che non avrà un significato cristiano per la loro esistenza. E’ come se non avessero ricevuto la cresima! Noi abbiamo questa grande responsabilità davanti a Dio.
Assumiamola insieme e mentre io impongo le mani ai vostri figlioli, voi pregate Dio perché vi confermi sempre più vivamente nel suo Spirito, per rispondere non soltanto alle attese di Dio ma anche alle legittime attese dei vostri figlioli
OM 460 Levata 71