Marcaria 15 settembre 1968, premiazione catechistica
Carissimi, mi rincresce incominciare con una confessione ma in questo modo mi date l’assoluzione insieme al vostro parroco e così, con la coscienza, siamo tranquilli. Chiedo scusa a voi e specialmente al vostro parroco perché ho sconvolto i vostri piani. Voi mi avete aspettato in un modo e io sono arrivato in un altro. Tutto per semplificare le cose esteriori e mettere in maggiore risalto le cose che hanno più importanza.
Avverto che é un bellissimo spettacolo quello dei vostri bambini vestiti con quella uniforme, e delle vostre bambine che hanno lasciato i merletti e le trine e sono presenti in tanta semplicità. I vostri bambini e le vostre bambine sono al centro dell’attenzione del vescovo e dell’amorevolezza del vostro parroco e di tutti voi, in particolare papà e mamme e, in loro rappresentanza, i padrini e le madrine.
Ma c’è Uno che più importante di questi bambini, più importante dei papà, delle mamme, dei padrini e madrine, del parroco, dei sacerdoti. Non dite che il più importante è il vescovo! No certamente e decisamente. Il più importante é un Altro che queste bambine e questi bambini attendono, o meglio, il più importante é un Altro che attende l’istante di incontrarsi in un modo nuovo, singolare e definitivo con le vostre bambine e i vostri bambini e, attraverso di loro, ricordare a tutti voi la sua presenza, la sua azione, il suo amore verso tutti.
Chi è questo personaggio più importante di tutti, che in questo pomeriggio attende di incontrarsi con voi e ravvivare la coscienza della sua presenza a tutti quelli che sono in chiesa già battezzati e cresimati? E’ Lo Spirito Santo. Abbiamo ridimensionato le cose. C’è Uno più importante di tutti, che non si vede ma é presente, che non si sente ma che agisce, che pensa a noi e noi non pensiamo Lui ed é lo Spirito Santo.
– Miei cari piccoli, chi é lo Spirito Santo? – La Terza Persona della SS.Trinità. – Volete che ve lo dica con più chiarezza? Lo Spirito Santo é l’amore in persona che il Padre porta al Figlio suo.
– Come si chiama il Figlio del Padre? – Gesù Cristo. – Lo Spirito Santo é l’amore in persona che Gesù Cristo porta al Padre suo. Il Padre e il Figlio si vogliono bene di un amore così grande, così infinito, così eterno, così ricco, da essere vivo e dinamico, ed é l’amore di Dio.
Miei cari tutti, perché noi siamo qui stasera intorno ai nostri bambini e alle nostre bambine? Perché c’è stato un amore infinito che, quando ancora non pensavamo e non eravamo, pensava già a noi, pensava alla nostra esistenza, pensava al destino della nostra vita Questo amore infinito é il nostro Dio.
Il suo amore infinito vuole che noi siamo le sue creature predilette. Non soltanto. Vuole che siamo i suoi figliuoli, infatti, quando noi preghiamo diciamo “Padre nostro che sei nei cieli”, cioè, ci rivolgiamo a Dio che é nostro Padre. S.Giovanni, l’evangelista che ci riporta le parole di nostro Signore Gesù Cristo, ci assicura che il nostro Dio non é nostro Padre soltanto di nome, ma lo é di fatto, così come noi non siamo solo di nome figli di Dio, ma lo siamo, di fatto, perché comunica a noi quella vita che é la continuazione della vita stessa di Dio, che é la comunione alla vita stessa di Dio.
E questa comunione di vita si trasmette agli altri quando si ama, quando si vuole il bene. E il Padre ci ha amato al punto di dare il suo Figlio per noi.
Perché Gesù Cristo, il Figlio di Dio, é morto in croce? E’ morto per noi, per la nostra salvezza, perché noi avessimo, oltre la dignità di uomini e di donne, la dignità di figli di Dio, e un giorno avessimo anche la eredità dei figli di Dio.
Perché allora lo Spirito Santo viene a noi? Lo Spirito Santo: – che é l’amore del Padre ed è l’amore del Figlio che é morto per nostro amore, – vuole arrivare nei nostri cuori per portarci il dono della figliolanza divina, per portarci la vita di figli di Dio: il dono più grande della nostra vita.
Qual é il dono più grande della vita? Il dono più grande della vita di una sposa é l’amore per il suo sposo; il dono più grande della vita di un uomo é la sposa -che a volte chiama “la croce di mia moglie” – contento di quella croce, e non ha niente più prezioso di quella croce. Il dono più grande di un papà e di una mamma è il figlio. Avete un figlio intelligente che riesce bene, che ha una bella sistemazione ma non vuole bene a voi. Siete contenti? Non sareste più contenti se vi volesse bene? Non é forse vero che nel vostro cuore scegliete il figlio che vi vuole più bene anche se non é il più intelligente?
I giovani, oggi non ci sono in chiesa perché sono andati a vedere la partita. Va bene e non li rimprovero. Che cosa vogliono questi giovani? Non lo sanno neppure loro ma domani quando metteranno la testa a posto, andranno a trovarsi una ragazza che voglia loro bene e non che giochi a fare l’amore. E’ Vero? E voi ragazze? Allora capite che il dono più grande della vita é l’amore? Iddio, che ci ha dato una vita nuova di figli suoi, accompagna questa vita con la capacità di volere bene.
Da chi ci deriva questa capacità nuova, soprannaturale, capace di superare tutti gli ostacoli e le difficoltà per volerci bene? Questa capacità di amore ci viene proprio dallo Spirito Santo. Dice san Paolo: “l’amore di Dio é stato diffuso nei vostri cuori dallo Spirito Santo che vi é stato dato”.
Cosa viene a fare lo Spirito Santo nei nostri cuori? Viene nei nostri cuori per renderci capaci di amare veramente; viene nei nostri cuori per renderli più forti, più sensibili, più generosi, più impegnati. Ecco il grande avvenimento di oggi è lo Spirito Santo in mezzo a voi e non solo in mezzo a questi bambini. E’ già avvenuto per tutti noi che abbiamo già ricevuto la cresima.
-.Mi lasciate dire ancora qualche cosa? – E il vescovo che ha la pienezza dello Spirito Santo come dovrebbe essere? Dovrebbe esser colui che é capace, più di tutti, di volere bene a quei figli spirituali che il Signore gli ha affidato. E’ un grande impegno, è un grande compito. Altro che andare in giro, caro prevosto, con la mitra e il pastorale! (1 ML) Bisogna andare in giro con un grande cuore che voglia bene. E voi che siete i miei figlioli dovete aiutarmi, pregando lo Spirito Santo, che trovi sempre il cuore del vescovo docile e pronto a volere bene a tutti, a imitazione di nostro Signore Gesù Cristo
Papà e mamme, quante volte avete pregato lo Spirito Santo? Lo Spirito Santo é in noi e noi non lo pensiamo, noi non lo ricordiamo, noi non lo preghiamo mai.
Ecco il ricordo del primo incontro con il vescovo. Il vescovo é entrato in chiesa prima dei bambini e non ci ha lasciato fare la processione che avevamo preparato. Il vescovo afferma che il personaggio più importante della nostra esistenza é lo Spirito Santo mandato dal Padre, e che lo Spirito Santo, che ci ha meritato Gesù morendo in croce, ci rende capaci di volere bene: di volere bene a tutti, insieme al Padre nostro che sta nei cieli.
OM 137 Marcaria 68, ore 16 premiazione catechistica
( segue un colloquio coi bambini per sapere quali sono e quanti sono i doni dello Spirito Santo e conclude: dicendo alle mamme: domani glielo insegnerete voi) 1 SL)è una nota documentata con una fotografia che è in archivio. Il prroco lo aveva pregato con insistenza perchè andasse in parrocchia con i paramenti pre-conciliari.