Gavi Ligure: Funerali della mamma di suor Maria Punta
Mons. Carlo Ferrari a Fasano 1990
Ci raccoglie qui, intorno a delle deboli spoglie mortali, la nostra fede. Abbiamo appena celebrato e si celebra il Natale di nostro Signore Gesù Cristo. Avete udito la professione di fede di Marta: “Credo che tu sei il Messia, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo”.
Noi crediamo che il Figlio di Dio è venuto nel mondo, che il Figlio di Dio è con noi nel mondo, che il Figlio di Dio venendo nel mondo, diventando figlio dell’uomo, diventando nostro fratello, ha portato a noi la possibilità di rinascere a nostra volta, ci ha dato la possibilità che anche per noi si compia il “Natale”.
E’ una nascita che avviene normalmente, da principio, nel battistero, nelle nostre chiese dove, da figli della carne e del sangue, diventiamo figli di Dio. E’ una nascita di Gesù che si compie durante tutti i giorni della nostra esistenza, perché Egli continuamente vuole essere per noi risurrezione e vita, vuole essere per noi vita che si rinnova, vuole essere per noi vita che cresce, vuole essere per noi vita che matura.
Voi sapete cosa si fa di un frutto giunto a maturazione. Colui che ha piantato l’albero, colui che ha dato incremento all’albero, raccoglie il frutto e qui, siamo dinnanzi ad un evento di “Natale” che si celebra nei suoi frutti maturati nella persona di una nostra sorella che potrebbe essere mamma di ciascuno di noi e che lo é per alcuni di voi, si verifica questo evento di risurrezione, questo evento di “natale” per una vita che è maturata e non sfocia nella consumazione, ma nella risurrezione.
La fede più viva della tradizione della Chiesa ha sempre considerato il giorno della morte “dies natalis”: il giorno natalizio, quello vero, quello definitivo, quello pieno. Per questo, ripeto, noi siamo qui per pregare per questa nostra sorella, per pregare per quelli che l’hanno avuta come madre, ma soprattutto per attingere da questo che può sembrare un piccolo evento di salvezza, qualche cosa per la nostra salvezza, per attingere dalla fede “semplice”, che è poi fede autentica, per attingere dall’esempio di vita di una donna di “antico stampo”, qualche cosa per noi, oggi, per noi che abbiamo bisogno di certezza, di sicurezza, di vita, di pace.
E qui possiamo attingere sicurezza, come sono sicuri questi cristiani che vanno incontro a Dio nella gioia! Possiamo attingere grazia perché la grazia, dove opera la forza della salvezza di Nostro Signore Gesù Cristo, raggiunge tutti, possiamo attingere consolazione perché il nostro Signore è il Signore della consolazione e della pace.
Cosi, lasciamo che la Parola di Dio scenda nel nostro cuore come parola di speranza, come parola di conforto e di consolazione.
OM 568 Gavi 72
Gavi Ligure: Funerali della mamma di suor Maria Punta, una delle suore della casa del vescovo a Monopoli e a Mantova