Parrocchia Matrice 1 – 9 Novembre 1989 ore 18,30
Fratelli e sorelle carissime, continuiamo la festa perché i nostri cari, sulla promessa fatta da Gesù, risorgeranno ed essendo già conformi a lui, avendo la stessa forma di Gesù Cristo sono già con lui nella risurrezione.
La risurrezione di Gesù è la pasqua, è la festa, perché Egli ha trionfato sulla morte ed è stato visto vivo. Gli apostoli hanno udito le sue parole. Giovanni, uno degli apostoli, dice che lo hanno toccato con le loro mani. Dunque Gesù è veramente risorto e con Lui risorgiamo ogni giorno anche noi. Questo avviene per la fede, nella fiducia, per l’abbandono che noi abbiamo nella sua Parola. Non dico, quindi, noi risorgeremo. Noi stiamo risorgendo ogni giorno.
Il fatto della risurrezione è un grande avvenimento e san Paolo dice a quelli di Corinto, che non credevano alla risurrezione dei morti: se Cristo non è risorto neppure noi risorgeremo, ma se Cristo non fosse risorto sarebbe vana la nostra predicazione e vana sarebbe la nostra fede.
Quando noi celebriamo l’Eucaristia siamo usati a dire che è il sacrificio di Gesù Cristo. Le parole che dice il sacerdote, invece, e che voi ratificate con il vostro “Amen” parlano della memoria di un fatto attuale: che il Figlio di Dio è morto in croce, è risorto e sale al cielo. Questo lo hanno constatato gli apostoli e ne hanno reso testimonianza per tutte le generazioni e anche per noi.
Allora, se quest’oggi, può rattristarci quel breve tempo -il tempo è sempre breve- in cui i nostri cari non sono più con noi corporalmente, sappiamo che noi siamo con loro corporalmente e attendiamo la risurrezione. Il salmo dice:l’anima mia anela a te o Signore e con i tuoi santi che sono i nostri amici, i nostri parenti che se ne sono andati. Sarò nella gioia di una assemblea festosa.
Ecco perché oggi, pur nella tristezza di questo mondo noi dobbiamo essere dei pacificatori e così siamo figli di Dio e, se figli, dice ancora Paolo, eredi del Padre. Un padre qui su questa terra lascia le sue cose ai figli. Il Padre che sta nei cieli, il nostro Padre ci lascia questa eredità di stare con Lui per sempre nella sua gloria a contemplare la sua grandezza, il suo splendore,la sua maestà e la sua pace.
Non è la pace degli uomini. E’ la pace che ci viene dal Signore. E’ la pace in cui vivono per sempre i nostri cari defunti perché così stanno le cose. Ci vuole fede. Lo Spirito rende testimonianza dentro di noi che siamo figli di Dio con tutte le conseguenze:eredi, coeredi in Cristo, sempre per l’azione dello Spirito Santo. E questa azione che è incominciata dal giorno del nostro battesimo continua per sempre perché Dio è fedele. Noi qualche volta possiamo essere meno fedeli ma lui è fedele e la sua parola è sicura.
Sia lodato Gesù Cristo.
OM 710 Fasano 89
Chiesa Matrice di Fasano