“Sarò con voi fino alla fine del tempo”
Ultimo giorno dell’anno 1969 in sant’Andrea
Miei cari fratelli, ci troviamo all’appuntamento annuale in chiesa mossi da un sentimento cristiano che riconosce il valore del tempo e sa che nel tempo c’entra Dio, al quale dobbiamo essere riconoscenti perché ci troviamo ancora qui, insieme, davanti a Lui. Secondo un’espressione corrente noi siamo soliti dire: “Pare ieri che ci siamo trovati qui e invece é già passato un anno”. Il tempo trascorre veloce.
Però il tempo non é soltanto questo trascorrere veloce di minuti, di ore, di giorni. Il tempo é lo spazio nel quale si svolge la nostra esistenza e anche lo spazio di un anno non é un minuto, non é ieri. In ogni anno della nostra vita, e in quest’anno, quanti avvenimenti, quante cose, quante persone! Soprattutto, quanti incontri, quanti pensieri nuovi! Quante situazioni si sono presentate dinanzi al nostro giudizio, dinanzi alla nostra scelta! Quanti passi abbiamo compiuto, quante parole abbiamo pronunciato!
Quindi un anno non é ieri. Un anno, sono tante cose, tanti fatti, tante manifestazioni della vita, che può veramente considerarsi un patrimonio per chiunque. Ma noi anche il tempo lo giudichiamo secondo la misura della fede e allora, qui, siamo veramente molto impegnati perché Dio, il nostro Padre, il nostro creatore, il nostro salvatore, ha voluto entrare nel tempo. Lui che é al di sopra del tempo, Lui che é al di fuori del tempo, Lui che abita nell’eternità inaccessibile ha voluto accostarsi a noi, ha voluto accostarsi a noi nel momento in cui viviamo e il momento in cui viviamo é ogni momento, é ogni istante.
Questo, Iddio ha voluto dimostrarcelo, ha voluto renderlo concreto, ha voluto renderlo evidente e persuasivo mandando il suo Figliuolo nel mondo: Gesù bambino, Gesù ragazzo, Gesù giovane, Gesù uomo maturo. Anche per lui passano i giorni e quando viene il momento di andarsene da questo mondo fa la grande affermazione, prende il grande impegno – ed é l’impegno di Dio, del Figlio di Dio! – “Sarò con voi fino alla fine del tempo”. Non c’è più tempo senza Dio. Non c’è più un istante senza la presenza di Dio.
Che cos’è questa presenza di Dio nel tempo, nel nostro tempo, nel tempo di ognuno di noi, nelle nostre giornate, nelle ore che trascorriamo di giorno e di notte? Questa presenza è: Uno che viene incontro a noi, Uno che ci viene incontro per salvarci, Uno che ci viene incontro momento per momento per offrirci tutto se stesso, per darci tutta la sua vita. Dio viene incontro a noi per offrirci, giorno per giorno, la visione che Egli ha del mondo, degli avvenimenti, dell’universo perciò, noi non dovremmo più avere la sensazione di sentirci piccoli e sperduti, ma di essere insieme a Uno che é al di sopra di tutto, che é al di là di tutte le espressioni di potenza, di grandezza, di ricchezza, di scienza o di altro e dovremmo avere la certezza di vivere insieme a Uno che non é soggetto agli avvenimenti della storia ma che ha in mano gli avvenimenti della storia.
In che modo? Non lo sappiamo, ma siamo sicuri che Dio ci viene incontro per presentarci questa visione chiara di tutto ciò che circonda la nostra piccola persona, per assicurarci che Egli é con noi. Ci viene incontro per introdurci nell’amore che egli porta a tutte le creature.
Ci può essere in mezzo a noi un padre o una madre che non ama le proprie creature? Se ci fosse in mezzo a noi un padre o una madre che ha tanto poco cuore da non amare le proprie creature,Iddio non può mai essere così.
Iddio ama infinitamente le sue creature e questo amore di Dio per tutte le creature non é della fine dei tempi, della eternità, non é solo del momento della creazione, non é solo del momento in cui il suo Figliolo é venuto sulla terra, ma é di ogni momento.
Iddio ama tutte le cose perché Lui le ha create. Iddio ama tutti gli uomini e tutte le donne perché sono sue creature, e sono i suoi figli e le sue figlie, e come un padre buono, non ama soltanto i figlioli buoni ma ama vivamente e dolorosamente anche i figli che non sono buoni: i figli che hanno abbandonato la casa e che sono andati lontano.
Noi facciamo una certa distinzione fra i buoni e i cattivi. Anche Dio fa questa distinzione ma per moltiplicare il suo amore, per moltiplicare la sua misericordia, perché davanti a Dio é una macchia tanto grande un peccato piccolo, così come una macchia piccola può essere un delitto grande. Lui misura tutte le cose col suo amore.
Iddio viene nel tempo per introdurci nell’azione della sua salvezza: vuole salvarci, giorno per giorno, tutti quanti e ci salva nel tempo.
Ogni momento é il momento della sua grazia.
Ogni momento é il momento del suo aiuto.
Ogni momento é il momento della nostra responsabilità.
Dio non ci vuole salvare da soli. Dio vuole salvare tutto il mondo, questo mondo nel quale viviamo giorno per giorno, momento per momento, proprio storicamente; vuole salvarci proprio nel nostro tempo, questo tempo in cui ci sono le guerre, la miseria, l’ingiustizia, le violenze, i delitti. Ci vuole salvare tutti, ma ripeto, non ci vuole salvare da soli. Non vuole salvare soltanto noi Non vuole salvarci da solo.
Se noi abbiamo Dio come padre, tutti gli uomini e tutte le donne sono i nostri fratelli e le nostre sorelle e non possiamo dire come Caino: sono forse il responsabile di mio fratello? Noi abbiamo la responsabilità dei nostri fratelli non soltanto perché dobbiamo volere loro bene, ma per una ragione profonda. Quando noi recitiamo la preghiera cristiana diciamo: “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.
Miei cari, nel mondo c’è la guerra, ma nel nostro cuore, nella nostra volontà, nella nostra sensibilità non c’è qualche focolaio di guerra che ci fa essere contro di qualcuno?
Nel mondo c’è l’ingiustizia. E noi non portiamo dentro di noi stessi qualche angolo dove si nasconde l’ingiustizia verso qualcuno?
Nel mondo c’è la povertà.
La povertà del mondo di oggi é determinata dal possesso egoistico delle ricchezze da parte di pochi. Si capisce: nessuno di noi potrebbe sfamare il mondo e per quanto facciamo, possiamo fare pochissimo, ma noi concorriamo alla fame nel mondo nella misura in cui siamo egoisticamente attaccati alle nostre cose, per escludere gli altri, per chiudere il nostro cuore agli altri.
Questo lo facciamo giorno per giorno.
Questo lo facciamo nel tempo.
Questo lo abbiamo fatto quest’anno.
Nel mondo c’è il dolore, c’è la sofferenza. Ognuno di noi porta la propria croce ma quanta colpa c’è nella nostra vita, quanti peccati ci sono nella nostra esistenza, che sono la causa della sofferenza degli altri?
Vedete, miei cari, come Dio ci impegna nel nostro tempo, in ogni istante della nostra esistenza a operare la salvezza del mondo con Lui?
Pare ieri ed é già passato un anno ma, quante occasioni abbiamo avuto per aprirci alla visione che Dio ha dell’universo, del mondo e degli uomini;quante occasioni abbiamo avuto di aprirci all’amore di Dio: e di lasciarci amare da Dio, di non sfuggire, di non dimenticare, di non resistere al suo amore; quante occasioni abbiamo avuto perché in noi si operasse la salvezza che vuole operare Dio: di renderci partecipi della sua vita, di farci suoi figlioli, di ricolmarci dei suoi beni e delle sue grazie; quante occasioni ci sono state: per spegnere la guerra, per togliere l’ingiustizia, per alleviare la fame, la sofferenza con un impegno di maggiore bontà, di maggiore altruismo, di un’apertura più grande del cuore verso gli altri, che sono i nostri fratelli, che sono i figli del Padre nostro, che sono le creature di quel Dio che tesse la nostra esistenza nel tempo, per darci la possibilità di entrare con lui in una stabilità eterna di beatitudine, di pace, di grazia, di amore!
Le stesse occasioni per il nuovo anno le augura con tanto cuore a ciascuno di voi il vescovo che vi parla.
OM 272 Fine anno 69 – Sant’Andrea, 31-12-69