Quistello 26 gennaio 1974 – cresima
L’incontro della comunità parrocchiale con il vescovo avviene attraverso l’esercizio di un ministero che é un servizio conferito da Gesù agli Apostoli, e che continua nella chiesa attraverso quello dei vescovi.
Il ministero, nella chiesa, è un servizio. E’ un servizio per la edificazione della chiesa. Non é il servizio della costruzione della chiesa come edificio, ma della edificazione della chiesa vivente, fatta di pietre vive, che siamo noi.
Come avviene questa edificazione? Avviene come avviene la edificazione del tempio materiale, dove una pietra é unita all’altra in un modo armonico, secondo le leggi dell’architettura per fare un edificio. Così anche per ognuno di noi. Ognuno di noi deve trovare il suo posto nella chiesa di nostro Signore Gesù Cristo e svolgere il suo compito. Non un compito stazionario come quello delle pietre del tempio materiale, ma un compito di vita, un compito di azione e di impegno secondo una triplice dimensione: la dimensione della fede, la dimensione della carità, la dimensione della speranza.
La dimensione della fede. Questa sera quando usciremo da questo tempio materiale dovremmo essere cresciuti secondo il dono di Dio e il dono di Dio é sovrabbondante nella fede. Cosa vuole dire crescere nella fede? La fede non é semplicemente ammettere che Dio c’è, che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, che Gesù Cristo é un grande profeta, un grande maestro, un grande santo.
La fede è mettere la fiducia in un’altra Persona che é Dio, il quale ci è venuto incontro attraverso Gesù Cristo ed è operante in noi per mezzo del suo Spirito.
La fede è un fatto personale che impegna la nostra persona verso la Persona di Dio, Padre Figlio Spirito Santo.
La fede é un fatto che ci impegna come é impegnato, per esempio, il marito rispetto alla moglie, come sono impegnati i genitori rispetto ai figli, come sono impegnati i figli verso i genitori, come é impegnato un amico verso l’amico.
Impegnato in che cosa? Impegnato nel senso di questo rapporto di Dio con noi, che ci vuole veramente e totalmente uomini o donne secondo il suo disegno di creatore, secondo il suo disegno di salvatore che ha espresso mandando il suo figliolo su questa terra per diventare uno di noi. Gesù Cristo è diventato uno di noi, perfetto in tutte le dimensioni, ma soprattutto nel senso di essere veramente umano.
La fede ci impegna a crescere nella nostra umanizzazione, che non è la crescita proposta dal mondo esteriore alla nostra persona, che non riguarda l’avere, il possedere, ma è crescere per essere ciò che siamo realmente. Ecco, noi dobbiamo avere la preoccupazione di crescere giorno dopo giorno per diventare sempre più uomini a immagine ai nostro Signore Gesù Cristo.
Conseguentemente crescere secondo la dimensione della carità.
La carità non é l’elemosina. La carità é il frutto della venuta di nostro Signore Gesù Cristo su questa terra ed è la conseguenza di quel rapporto personale tra noi e Dio. Dio è colui che ci ama.
Dio è colui che si fatto tutto per noi.
Dio è colui che è dalla nostra parte in qualunque momento.
Dio è colui che: in nostro Signore Gesù Cristo ha assunto la nostra condizione fino alle estreme conseguenze deI peccato, quindi della morte e della perdizione per salvarci, perché ci ama. Questa offerta di amore da parte di Dio richiede che noi amiamo come ama lui.
Noi siamo chiamati a crescere tutti i giorni: nell’amore di Dio come uomini, nell’amore di Dio che è padre di tutti gli uomini, e quindi nell’amore di Dio che deve essere espresso per tutti gli uomini perché egli ama tutti gli uomini. Dio ha mandato il suo Figlio per tutti gli uomini ed é morto per tutti gli uomini. Noi dobbiamo essere per tutti gli uomini espressione dell’’amore di Dio.
Guardate come ci umanizza Dio!
Come ci umanizza la fede!
Come ci umanizza la carità!
Non è tanto il precetto di volerci bene e di volere bene a Dio è la capacità di diventare più capaci di amare, data da Dio, attraverso Gesù Cristo come una sorgente, per mezzo dello Spirito Santo che si stabilisce nei nostri cuori Miei cari figlioli e fratelli, abbiamo noi, nella nostra esistenza, la preoccupazione di crescere secondo questa dimensione dell’amore? secondo questa dimensione della carità? secondo questa capacità di volere sempre più bene agli altri? Non di volere un “certo bene” agli altri! Di volere tutto il bene agli altri? Di crescere giorno per giorno nell’amore verso gli altri?
Qui si inserisce molto bene il significato della cresima che è il dono confermato, sulla parola di nostro Signore Gesù Cristo, di una presenza più attiva dello Spirito Santo, perché diventiamo capaci di crescere e maturare secondo la dimensione dell’amore. La cresima non é una cerimonia, non è un rito, non é una tappa, non è un fastidio da togliere. La cresima è un avvenimento nel quale Dio si impegna più profondamente con la nostra persona, per darci la possibilità di essere delle persone che nella vita esprimono l’amore.
Che cosa importa l’amore nella vita oggi? Importa la generosità che è conseguenza dell’amore? Importa la comprensione che è la tolleranza e non la permissività? Importa il perdono, l’aiuto vicendevole e tante altre cose che il mondo non propone o, se lo propone lo smentisce coi fatti nonostante tutta la sua potenza. C’é Uno solo che é capace di dare queste cose. Perciò, quello che avviene questa sera tra noi, è grandioso, è più importante di qualsiasi avvenimento del mondo o che possa accadere nella storia della nostra persona. E’ l’avvenimento di Dio che per mezzo del suo Spirito, si stabilisce nel cuore di questi giovani, per renderli capaci di crescere nell’amore per lui e per tutti i fratelli.
A noi adulti ha già dato questa possibilità e non si pente di averci dato questo dono anche se lo abbiamo trascurato. Lasciate che io vi chieda: che cosa ne avete fatto della vostra cresima? Cosa ne avete fatto del dono dello Spirito? Cosa ne avete fatto della capacità che vi é stata data di amare sempre di più Dio e gli uomini? Siete cresciuti nella manifestazione del vostro amore per gli altri, secondo quella crescita di cui abbiamo parlato a principio e secondo le dimensioni della speranza cristiana?
La speranza cristiana
La speranza cristiana é una certezza per il presente ed é una certezza per la eternità. E’ la certezza che le promesse di Dio: di salvarci, di sottrarci al peccato, dalle conseguenze del peccato e perciò di sottrarci dalla morte e di assicurarci una liberazione, sono già in atto se noi ci mettiamo sotto l’influsso della forza della grazia di nostro Signore Gesù Cristo che é garantita per tutti gli uomini.
La speranza cristiana é uno sguardo in avanti non tanto secondo la dimensione di un avvenire umano che vedete come fallisce da un giorno all’altro, ma secondo una visione del futuro che si pone anche al di là della storia senza distruggere la storia, sulla quale visione è impegnata la parola di Dio. Sarà una vita nuova, sarà -secondo la espressione della scrittura -“Cieli nuovi e terre nuove” dove si raccoglieranno le nuove creature, che dobbiamo essere noi cresimati secondo la dimensione della fede, della carità e della speranza.
Insieme, invochiamo lo Spirito Santo, Dio Padre per mezzo di Gesù Cristo che è in mezzo a noi, per rendere presente il suo sacrifico di croce. Ora sta per comunicare questo dono nei vostri figlioli e sta per suscitare nelle vostre coscienze il suo dono. Apriamo il nostro cuore. Impegniamoci noi adulti intorno a queste giovani vite, che sono la vostra continuità, perché crescano migliori di noi per il dono di Dio.
OM 507 Quistello 74