Oasi san Giovanni Battista a Fasno di Puglia
Temi cristiani ritrovati
Il sorriso di Dio
24 febbraio – 10 marzo 1989
Un ultimo tema, al quale vorrei fare un breve cenno, è quello dell’umorismo cristiano. È argomento importante perché collegato con la salvezza operata da Gesù Cristo. Infatti, di fronte alle minacce e ai pericoli dell’esistenza, il cristiano riesce a sorridere perché sa di essere redento. Nessuna minaccia è per lui irrimediabile, nessuna angoscia è inevitabile. C’è sempre, per il cristiano, una possibilità di liberazione. La vita cristiana perciò non conosce la tragedia e il dramma!
Ci introduciamo a questa riflessione rileggendo alcuni significativi testi biblici ai quali faremo seguire un breve annotazione.
Salmo 2
Perché le nazioni congiurano
e i popoli tramano cose vane?
Perché si organizzano i re della terra
e i principi si riuniscono in segreto
contro Jahweh e contro il suo Consacrato?
Spezziamo i loro legami
gettiamo via il loro giogo.
Colui che è assiso nei cieli ne ride
Jahweh si fa beffe di loro.
Allora parla ad essi nella sua ira,
li sgomenta nel suo furore:
«io però ho insediato il mio re!
sul Sion, il mio santo monte».
Proclamerò il decreto di Jahweh
che a mio riguardo disse: tu sei mio figlio
oggi ti ho generato.
Chiedi a me e ti darò in eredità le nazioni
e in dominio le estremità della terra.
Li spezzerai con scettro di ferro,
li frantumerai come ceramica di vasaio!
E dunque, o re, riflettete con impegno,
lasciatevi correggere, o potenti della terra,
servite Jahweh con timore,
baciategli i piedi con tremore,
perché non si adiri e non smarriate la via!
La sua ira, infatti, s’infiamma rapidamente.
Beato chi in lui si rifugia!
Sal 37,12-13
l’empio trama contro il giusto,
contro di lui digrigna i denti.
Ma il Signore ride dell’empio,
perché vede arrivare il suo giorno.
Sal 37, 12-13 altra traduzione
I malvagi tramano contro i giusti
mostrano i denti contro di loro.
Ma il Signore ride dei malvagi
perché sa che la loro ora è vicina.
Sal 59, 7-8-9
Ritornano a sera e ringhiano come cani,
si aggirano per la città.
Ecco, vomitano ingiurie, le loro labbra sono spade.
Dicono: «chi ci ascolta?»
Ma tu, Signore, tu ridi di loro,
ti burli di tutte le genti.
Sal 59, 7-8-9 – altra traduzione-
Tornano ogni sera,
latrano come cani,
s’aggirano per la città.
Li vedi con la bava alla bocca,
le lingue affilate come spade,
e pensano che nessuno li ascolti.
Ma tu, Signore, ridi di loro;
ti fai beffe delle nazioni !
Nei Salmi citati, alle macchinazioni degli uomini e alle loro minacce viene contrapposto il sorriso disarmante di Dio, segno di superiorità e di potenza invincibile. Il sorriso di Dio è inseparabile dalla potenza liberatrice della sua parola; anzi il sorriso di Dio diventa una lieta novella di salvezza dal male. Chi si trova in accordo con la Parola di Dio e con il suo sorriso, non è piú schiavo della paura e dell’angoscia.
Così ha scritto G. Ebeling: «Se l’uomo potesse cogliere la realtà di questo linguaggio, se si lasciasse contagiare dal sorriso di Dio, allora dovrebbe proclamare la lieta novella contro l’angoscia anche come la lieta novella del sorriso di Dio. E soprattutto dovrebbe lasciarsi dire che Dio ride di lui… È un sorriso che disarma nel senso piú vero, che priva della sua forza l’apparente potentissimo predominio. È un sorriso misericordioso,un sorriso con le lacrime d’amore negli occhi, volto a chi rinuncia a credere nella potenza e si libera così dal fondamento dell’angoscia…».
La potenza della Parola ci libera dal peccato e dall’angoscia, ci dà la sicurezza di essere amati e ci fa contenti: ci fa sorridere di noi stessi, delle nostre preoccupazioni, dei nostri affanni; ci fa delle persone sorridenti.
Possiamo concludere citando una battuta dell’indimenticabile Papa Giovanni, che quando si accorgeva d’essere troppo coinvolto da qualche grave problema della chiesa, era solito dirsi: «Angelo, non prenderti troppo sul serio. La chiesa è di Dio!».
ST 394 Temi cristiani 89 – 10
24 febbraio – 10 marzo 1989
Dialogo con sacerdoti pugliesi all’Oasi S.Giovanni Battista, durante la convalescenza del vescovo.
Suor Luisa ha scritto dal registratore le risposte del vescovo in questo incontro settimanale, quasi un quaresimale tra amici, organizzato da don Salvatore Carbonara. Gli incontri sono stati chiusi con la cena “delle erbe amare”.
Don Salvatore è mancato improvvisamnte nel 1990 il mercoledì della settimana santa.
Suor Luisa ringrazia ancora don Salvatore per quella iniziativa che aveva rallegrato un vescovo convalescente. Un ricordo gioioso e indimenticabile. Se fosse ancora qui, scriverebbe con i suoi giovani la storia di quella convalescenza all’Oasi.