Volta Mantovana 69 – 26-8-69, funerali di un seminarista

Era giusto che il vescovo venisse ad inserirsi e ad unificare con la forza della grazia della celebrazione della santa messa, questa vostra presenza numerosa, compatta, sconcertata intorno alle spoglie del nostro Luigi.
Queste scomparse immature e impensate sembrano fatte per turbare la nostra fede. Ma noi non siamo qui per interrogare Dio. Siamo qui per aiutarci a vicenda a fare un atto di fede in Dio, nel suo amore e precisamente nel suo amore per il nostro piccolo fratello.
Noi siamo tutti con un’infinita chiarezza davanti a Dio, nella nostra inconfondibile identità personale e l’amore personale di Dio ci raggiunge con certezza tutti individualmente. L’amore personale di Dio ha raggiunto Luigi dai tempi di tutta l’eternità e un giorno, nella coscienza di Luigi, l’amore di Dio é diventato una voce che sempre più distinta, gli svelava un disegno di predilezione.
Da quel momento Luigi ha camminato per attuare quel disegno con una costante risposta di amore. Avrà avuto le sue incertezze, le sue oscurità, forse la tentazione di seguire altre voci, ma sappiamo, che ha prevalso il “sì” fedele sempre più profondo segnato dalla venatura caratteristica della sua sensibilità acuta e delicata. Ora, l’impegno, che era l’incanto e il sogno che anticipava il compimento, é sospeso. Un “sì” maturato prima del previsto é diventato definitivo ed eterno. Ma possiamo pensare che sia terminato anche il disegno di Dio di dare un sacerdote in più alla nostra comunità diocesana?
Tutto ciò che io sento in questa vostra presenza che unisce alla pietà e al dolore la speranza cristiana, mi fa pensare che il disegno dell’amore di Dio, é ancora aperto. Io penso di un altro incontro avvenuto alla fine di giugno con tutta la gioventù di Volta mantovana. Anche allora c’era Luigi. Stava alla porta della sala, prima ansioso a vedere se i suoi amici arrivavano, poi visibilmente soddisfatto ed emozionato perché c’erano tutti. Il vescovo aveva parlato ed ascoltato. Forse, Luigi si sarà incantato, assentato in un angolo della sua fantasia, com’era solito fare, a pensare cosa avrebbe detto quando sarebbe venuto il suo turno di parlare. Lui, giovane, avrebbe potuto parlare ai suoi amici, meglio del vescovo!
Voi tutti, giovani e ragazzi di Volta Mantovana siete saliti come ho fatto io, fin lassù, alla casa del vostro amico nella sua camera. Sul letto bianco, vestito con la talare nera e la cotta evocava, in un modo impressionante, l’immagine di san Luigi. Nessuno di voi vuole entrare, al suo posto, nel seminario? Cari giovani che state in ascolto, la grazia di Dio può bussare al vostro cuore. Anche voi ragazze potete essere la eco di questa voce. Per tutti si tratta di credere che Dio é amore e che l’amore autentico é quello che spinge a dare se stessi per gli altri.
Ora, tutti insieme continuiamo la celebrazione. Gesù sarà presente tra noi nel segno del suo amore infinito, col suo corpo dato per noi, col suo sangue versato per noi. Crediamogli e amiamo come lui ci ha amato.
OM 227 Volta Mantovana 69 – 26-8-69, funerali del seminarista – Luigi Martelli